9.9.07

Libertà per Jose Maria Sison e per il popolo filippino


Il 27 agosto scorso Jose Maria Sison fondatore del Partito Comunista delle Filippine e attuale presidente del Fronte Nazionale Democratico delle Filippine è stato arrestato in Olanda. L'arresto da parte della polizia olandese è avvenuto, nonostante a Sison non sia stato contestato alcun reato, all'interno di un quadro che vede l'imperialismo europeo e quello USA impegnati, a livello planetario, da un lato in una guerra globale contro il proletariato e i popoli oppressi, dall'altro a foraggiare, per mantenerli in vita, i regimi più corrotti e reazionari nei paesi meno sviluppati, come l'attuale regime filippino di Arroyo che, con questo arresto di cui è il diretto mandante, spera di smorzare il montare delle lotte e delle rivendicazioni sempre più diffuse e pressanti nel paese. L'arresto è avvenuto nonostante il fatto che l'11 luglio di quest'anno la Corte Europea di Prima Istanza, non avendo potuto trovare ragioni pluasibili al riguardo, è stata costretta ad annullare la decisione della Commissione Europea di includere Sison nelle liste nere antiterrorismo, e dopo che la Corte Suprema delle Filippine ha dovuto giudicare inconsistenti molte accuse rivolte a Sison e ad altri militanti politici. Falliti questi tentativi di criminalizzazione, l'imperialismo europeo ha comunque deciso di procedere in termini repressivi nei confronti di Sison perché, come ha già dichiarato Javier Solanas, rappresentante dell'Unione europea per la politica estera e la sicurezza comune, il Partito Comunista delle Filippine e il professor Sison sono comunque considerati dei terroristi.
Immediato rilascio di Josè Maria Sison
Basta con le liste nere antiterrorismo
Sosteniamo la lotta del popolo filippino

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