28.1.08

Solidarietà ai compagni condannati


Il tribunale di Firenze ha oggi condannato in primo grado per resistenza aggravata tredici compagni a sette anni di reclusione ciascuno. Il verdetto, che va persino oltre le già esorbitanti richieste del pm Pietro Suchan (tra quattro e cinque anni), punisce questi compagni per aver partecipato a una manifestazione (lo sciopero generale del sindacalismo di base del 13 maggio 1999) di protesta contro la partecipazione italiana, decisa dal governo di centrosinistra, all'intervento NATO nei Balcani, una manifestazione che vide la partecipazione di migliaia di persone e durante la quale ci furono diversi feriti a causa delle cariche di polizia avvenute presso il consolato statunitense.
Ma il valore politico di questa sentenza è ben più ampio. Essa criminalizza infatti l'intero movimento, che a Firenze come nel resto d'Italia lotta contro la precarietà, la repressione, il fascismo e, come in questo caso, contro il vero terrorismo: le bombe imperialiste. Questa sentenza vuole essere una minaccia, uno spauracchio, un vero e proprio atto intimidatorio.
Ebbene: non ci faremo intimidire! Esprimiamo la nostra piena solidarietà ai compagni condannati e la ferma convinzione che questa infame condanna, degna del peggiore stato di polizia, non otterrà lo scopo che si prefigge, non arresterà le nostre rivendicazioni.
Ribadiamo ancora una volta, con voce ancora più ferma, la parola d'ordine che ci ha visti scendere in piazza sabato 26 gennaio: GUERRE E TRIBUNALI NON FERMERANNO LE NOSTRE LOTTE!

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