Venerdi 11 a Firenze sono tornati in piazza i lavoratori per lo sciopero generale indetto da USB, COBAS e UNICOBAS.
Oltre un migliaio di lavoratori, di studenti e di disoccupati si sono ripresi le strade del centro per gridare la loro rabbia contro le scelte di un governo targato PD sempre più comitato di affari delle banche e della grande borghesia.
Un no forte e chiaro alla riforma pensionistica della Fornero, un no forte e chiaro al job act, un no forte e chiaro alla buona scuola ed all'infamia dell'alternanza scuola/lavoro.
Ma il corteo non era solo un corteo di tanti no, sono emerse anche delle proposte forti su cui rilanciare una grande mobilitazione nei prossimi mesi, per la riduzione generalizzata dell'orario di lavoro a parità di salario, per l'abbassamento dell'età pensionistica, per una scuola pubblica e laica, per un salario ed un lavoro dignitoso per tutti e sopratutto un forte segnale di unità tra lavoratori italiani e migranti.
Il PCL Firenze ha aderito ed ha partecipato al corteo, come aderì e partecipò al corteo del 27 indetto da CUB e SICOBAS nella prospettiva di un fronte unico di classe contro padroni e governo.
PCL Firenze
Nessun commento:
Posta un commento