E’ di ieri la notizia che nel carcere fiorentino di Sollicciano si è
impiccato un detenuto. E’ il secondo suicidio dall’inizio dell’anno (più altri
due “suicidi” avvenuti nelle stanze della questura di Firenze) in un carcere che
ormai sta scoppiando per il sovraffollamento.
Attualmente nel carcere di Firenze
sono detenute 1000 persone a fronte di una capienza di circa 400. Detenuti che
vivono quindi in condizioni disumane, in celle in cui non esiste neanche lo
spazio minimo vitale figuriamoci altre cose che dovrebbero essere ovvie per
tutti gli esseri umani come il diritto ad un minimo di privacy, il diritto ad
una vita digitosa ecc. Ma qui non vogliamo criticare il carcere solo da un punto
di vista umanitario (doveroso ma non sufficiente farlo) ma ne vogliamo mettere
in discussione la funzione repressiva di questa istituzione fondamentale per il
funzionamento della società borghese.
Il carcere in Italia, come in tutti i
paesi a capitalismo avanzato, ha sempre avuto la funzione di punire coloro che
si ribellano e non si adeguano alle regole imposte dal sistema, nei carceri
italiani se andiamo a analizzare la composizione sociale dei detenuti vedremo in
maniera chiara che la stragrande maggioranza è costituita da proletari,
soprattutto immigrati, e sottoproletari.
I banditi che governano questo paese
sono tutti tranquillamente a piede libero, banchieri strozzini che hanno
raggirato migliaia di piccoli risparmiatori, tangentisti incalliti, stragisti
fascisti, mafiosi vari, continuano imperterriti nei loro loschi affari senza
aver provato neanche un giorno di prigione, e per quei pochi per cui lo stato
non ha potuto farne a meno il trattamento riservato non è stato quello che tocca
ai comuni mortali ma un trattamento di favore. In galera, ancora di più che
fuori, la classe sociale di appartenenza conta molto.
Nel ribadire la nostra
lotta per una società diversa dove istituzioni come il carcere dovranno sparire
il Partito Comunista dei Lavoratori di Firenze esprime la propria solidarietà ai
detenuti del carcere di Sollicciano e si dichiara disponibile da subito ad
appoggiare eventuali iniziative di lotta volte a migliorare la condizione
carceraria.
PCL Firenze
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