6.12.13

#LAVORATORIATAF: CRONACA DI UNA GRANDE GIORNATA DI LOTTA



Erano anni che a Firenze non vedevamo una mobilitazione così determinata e radicale di lavoratori. Una mobilitazione che ha scavalcato le burocrazie dei sindacati confederali, una mobilitazione che ha sconfitto il terrorismo di una stampa cittadina asservita al nuovo padrone politico Matteo Renzi che da giorni stava facendo una vera e proprio campagna di terrorismo mediatico, una mobilitazione che ha riscontrato una vasta eco e simpatia da parte dei cittadini fiorentini, che non solo hanno capito le ragioni dei lavoratori ma che in molti casi hanno dato una solidarietà per niente scontata, una mobilitazione che ha coinvolto il 100% dei lavoratori dell'Ataf e che ha completamento bloccato il trasporto pubblico per l'intera giornata infrangendo leggi liberticide (volute dagli stessi sindacati confederali e dai governi di centro sinistra) e anche uno scetticismo che purtroppo pervade ancora molti settori di lavoratori abituati ormai da anni a sciopericchi rituali che hanno portato a sconfitte catastrofiche. La giornata è iniziata con una assemblea alle 4 del mattino dove è stato deciso all'unanimità il blocco totale dei trasporti, dalle 6 i lavoratori hanno presidiato i depositi ed alle 9:30 della mattina un corteo di quasi mille lavoratori, con delegazioni di lavoratori da Roma e da Genova, ha sfilato da viale dei Mille fin sotto la prefettura in pieno centro. Un corteo deciso e radicale con slogan contro il sindaco Renzi e il governo Letta (Renzi in miniera Letta in fonderia è questa la nostra democrazia era uno degli slogan più gettonati oltre al classico Renzi Renzi vaff...) che ha accompagnato i rappresentanti della RSU (formata solo da Cobas e S.U.L.) all'incontro con il prefetto. Alle 11 il corteo è ripartito per tornare al deposito, li si è tenuta una nuova assemblea dei lavoratori ed è stato deciso di mantenere una presenza davanti ai due depositi Ataf. Alle 16:30 i rappresentanti RSU e le segreterie dei confederali sono state nuovamente convocate dal prefetto per un incontro con i vertici dell'azienda, sotto la prefettura si è subito formato un presidio di lavoratori che ha scandito slogan ininterrottamente, slogan che chiedevano il proseguimento della lotta e davano avvertimenti ai sindacati confederali di non votare accordi alle spalle dei lavoratori (slogan: se firmate vi massacriamo, domani non si esce, blocchiamo tutta Italia). Quando è giunta la notizia che anche a Pisa e Livorno è partito lo sciopero degli autoferrotranvieri si è alzato un boato tra i lavoratori. L'incontro si è protratto fino alle 21 ed è finito con un nulla di fatto, l'azienda non retrocede di un centimetro rispetto alla privatizzazione, allo spacchettamento e al non rispetto degli accordi. Alle 22 i lavoratori in diverse centinaia si sono nuovamente riuniti in assemblea e hanno deciso a larghissima maggioranza di proseguire nello sciopero. I soli due voti contrari sono venuti da due sindacalisti della CGIL che sono stati pesantemente contestati e sono dovuti uscire dalla sala tra gli sberleffi dei lavoratori. Molti lavoratori hanno anche deciso di stracciare le tessere di CGIL e CISL per il tradimento di questi giorni. Il PCL di Firenze è stato presente in tutte le fasi della lotta, dal mattino fino a tarda sera, abbiamo distribuito due diversi volantini ed abbiamo discusso e solidarizzato con centinaia di lavoratori, eravamo l'unica forza politica della sinistra presente in questa mobilitazione, con l'eccezione positiva della consigliera comunale Ornella De Zordo della lista L'Altra Città. Ora si pone il problema di come proseguire. La nostra proposta di istituire una cassa di resistenza operaia, di eleggere un comitato di sciopero come unico rappresentante dei lavoratori in lotta e di fare un appello alla mobilitazione generale, ha trovato un riscontro molto positivo da parte dei lavoratori. Da domani mattina saremo nuovamente in piazza con i lavoratori, spingeremo per unificare le mobilitazioni di questi giorni, a partire da domani quando ci sarà la manifestazione contro gli sfratti indetta dal Movimento di lotta per la casa. 

CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DI ATAF 
PER UN TRASPORTO PUBBLICO EFFICIENTE E GRATUITO PER LAVORATORI, DISOCCUPATI E STUDENTI 
PER UNA ATAF PUBBLICA SOTTO IL CONTROLLO DEI LAVORATORI 

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI FIRENZE

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