1.5.18

CON I LAVORATORI DADA



APPELLO STOP AI LICENZIAMENTI REGISTER.IT DADA 

27 Aprile 2018 

Noi lavoratori di Register.it - DADA, azienda storica fiorentina del settore informatico, vogliamo rendere pubblica la situazione drammatica in cui ci troviamo. Tramite un'operazione disinvolta, mediata dalla direzione aziendale fiorentina, Dada è stata recentemente ceduta ad un fondo di investimento inglese, HG Capital, tra i principali attori della speculazione finanziaria internazionale. Così il 23 febbraio i nostri vertici aziendali di Firenze, mentre blindavano i propri stipendi d’oro, i propri bonus e la propria permanenza alla guida di Dada, ci hanno comunicato l'apertura di una procedura di licenziamenti collettivi, ai danni di trenta persone nella sede di Firenze. Un terzo dei dipendenti. Il tutto senza alcun tipo di crisi aziendale, anzi in presenza di dati economici positivi, con ricavi, margini e utile in crescita. Come ogni anno, infatti, anche nel 2017 dipendenti e manager hanno ricevuto premi produzione. La realtà è che si cerca in modo spregiudicato di tagliare i costi, per rendere l'azienda ancora più appetibile sul mercato e per aumentare ulteriormente i profitti, lucrando sulla pelle dei lavoratori che l'hanno fatta crescere. Già diverse persone sono state indotte a lasciare l'azienda. Nonostante l'aspra battaglia sindacale in corso, non c'è da parte dell'azienda una reale disponibilità a mitigare il procedimento, se non concedendo scarni incentivi all'uscita, per noi irricevibili. Non sono neanche percorribili soluzioni alternative, come gli ammortizzatori sociali o i contratti di solidarietà. Senza un accordo, le lettere di licenziamento scatteranno entro metà maggio. Il nostro caso è grave non solo dal punto di vista delle ricadute occupazionali immediate, ma più in generale per via del forte legame di Dada con la città. Stiamo parlando di un’azienda nata a Firenze, che anche grazie alle capacità e all’impegno dei propri dipendenti ha accumulato negli anni una lunga serie di successi e ha portato innovazione in Italia e non solo, fino a diventare tra le prime realtà in Europa nel settore. È stata Dada, per esempio, a portare Firenze in rete, collegandola per la prima volta ad internet. È stata Dada a introdurre in Italia l’utilizzo di community e social network, anticipando di diversi anni Facebook. Sempre Dada ha portato Blackberry in Italia, contribuendo alla sua diffusione. vitale garantire la sopravvivenza di realtà produttive di eccellenza come Dada, che a Firenze sono nate, si sono radicate e ancora danno impulso all’economia del territorio. Purtroppo la gestione di Dada nell'ultimo decennio non è stata altrettanto brillante né lungimirante. Nonostante l'azienda sia sana, oggi non c'è alcun piano industriale all'orizzonte. La nostra percezione è che i capitani siano in procinto di abbandonare la nave, dopo aver ordinato una veloce riverniciata e spinto i motori al massimo, per accreditarsi agli occhi dei nuovi partner finanziari. Siamo preoccupati del futuro incerto che al termine della ristrutturazione attende Dada, tenuta a fare maggiore profitto con una forza lavoro fortemente ridimensionata. È già stato anticipato che Dada verrà rivenduta da HG Capital entro due/quattro anni, con un valore accresciuto nel breve termine, ma forse incapace di sopravvivere all'intervento. Il timore è che venga definitivamente smantellata dal prossimo acquirente. Siamo probabilmente ad un punto di non ritorno. Vogliamo respingere ogni tentativo di creare “competitività” e profitto giocando sulle vite delle persone, affinché le aziende come la nostra siano tenute a muoversi nei confini dell’economia reale, con innovazione e investimenti, compresi quelli sui lavoratori. Vorremmo certezze su questi investimenti, su un piano industriale che tarda ad arrivare, sul mantenimento della sede a Firenze almeno per i prossimi tre anni. Siamo seriamente preoccupati dalla mancanza di progettualità di questa azienda e vorremmo che su questi punti su cui si continua a rispondere in modo evasivo si dessero risposte concrete. Non permetteremo di far fare soldi facili a chi non ha idee, e per "efficientare" taglia il personale. Non intendiamo lasciare le mani libere a soggetti senza scrupoli che vogliono semplicemente accumulare ulteriore profitto sulle spalle di lavoratrici e lavoratori che con passione, impegno e sacrificio hanno reso nota questa azienda in tutta Europa. Non è tollerabile che si faccia speculazione adottando le solite scorciatoie da macelleria sociale a cui la cronaca degli ultimi anni ci ha tristemente abituato. La mobilitazione è in pieno corso e intendiamo continuare a promuovere interventi pubblici ed iniziative in cui coinvolgere la cittadinanza. Non siamo soli in questa lotta e i fatti lo stanno dimostrando. L’ingiustizia di questi licenziamenti è una ferita per Firenze, e sono state tante finora le manifestazioni di solidarietà e vicinanza da tante associazioni ed organizzazioni, tanti gli inviti ad intervenire e gli spazi concessi. Ci sono state ben due mozioni che ci riguardano passate all’unanimità sia in Consiglio Comunale che in Consiglio Regionale. Già diversi quotidiani nazionali hanno denunciato la situazione Register.it Dada. Questa operazione inizia ad emergere pubblicamente in tutto il suo cinismo. Invitiamo quindi tutte le realtà cittadine e chiunque abbia a cuore le sorti dei lavoratori Dada a sostenerci, dando la propria adesione al nostro appello, in difesa dei posti di lavoro, della dignità dei lavoratori e della giustizia sociale. Il nostro obiettivo è chiaro: nessun licenziamento. La macelleria sociale non deve passare. Grazie. 

I lavoratori e la RSU Register.it - DADA

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