Una ragione in più per essere in piazza domani
La questura di Firenze ha comunicato stamattina la decisione di vietare che potesse svolgersi, nel cuore dalla città, salotto buono e vetrina dello shopping di lusso, la manifestazione che l'Assemblea contro l’austerità ha promosso nella giornata del 21 dicembre, per consentire, a quanti lo desiderassero, di esprimere la rabbia di quella Firenze che subisce le politiche di sacrifici e austerità.
Una protesta non visibile o poco visibile è una protesta priva di qualsivoglia valenza e la “proposta di un percorso alternativo” che tenga lontano dal centro cittadino la testimonianza di un disagio non solo è inaccettabile, ma conferma pienamente tutto quanto la manifestazione vuole contestare con forza: chi governa la città disattende e trascura quanti hanno difficoltà ad arrivare a fine mese, considera, in particolare in occasioni come queste, le esigenze dei disoccupati, degli sfrattati, dei lavoratori e degli studenti, un fastidio da evitare, o comunque da contenere, rimanendo pronto a limitare la libertà di manifestazione, purché non venga turbata una giornata di shopping tra le vetrine del lusso e delle grandi boutique, ai ricchi, ai padroni e ai turisti.
Questa è una decisione che mortifica il disagio più di quanto non sia già mortificato, perché è chiaramente indicativa dell’idea che esiste un pezzo della città dove è meglio non disturbare, perché dedicato ai meccanismi dell’agiatezza, del benessere e di quella ricchezza che viene continuamente espropriata a tanti e ridistribuita a pochi, un’idea che non fa altro che indicare un motivo in più per andare ad “assediare il lusso”.
L’appello è rivolto per una convinta partecipazione a una giornata di lotta contro l’austerità e per ribadire con forza il dritto alla libertà di manifestare.
Resistenza Rossa
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