I compagni e le
compagne del CPA fi-sud esprimono la propria solidarietà ai compagni di Roma e
di Napoli colpiti dalla repressione.
Si è voluto colpire esperienze di lotte che nelle
rispettive città ma non solo sono dei punti di riferimento nelle mobilitazioni
per il diritto alla casa, per il lavoro e contro la disoccupazione.
L'ennesimo segnale che
gli apparati repressivi lanciano a tutti coloro che non intendono rassegnarsi
alle politiche di austerità e alla miseria cui questo sistema ci costringe.
Lottare vuol dire
necessariamente mettere in conto di poter finire in tribunale, esser sottoposti
a misura cautelare o finire in carcere. Ciò che spetta a noi è organizzare una
risposta adeguata, far in modo che nessun compagno si senta solo difronte alla
repressione e creare quei rapporti di forza che ci consentano di non subire
passivamente l'azione repressiva e che riescano a far fronte al tentativo dello
Stato di scoraggiare e respingere nel privato chi oggi si sta avvicinando alle
lotte e alle mobilitazioni di piazza.
Il nostro compito è
anche quello di sapere rilanciare sul terreno delle lotte per costruire sempre
maggiori legami di solidarietà e di complicità e all'interno di quel contesto
manifestare il sostegno e l'appoggio a chi viene colpito dalla repressione.
La solidarietà nei
confronti dei compagni di Roma e Napoli sarà sicuramente un elemento in più per
scendere in piazza anche il 22 febbraio quando da piazza Tasso alle ore 15.00
partirà, dietro lo striscione ESTENDERE LA SOLIDARIETA', RILANCIARE LE
LOTTE!", il corteo convocato dall'"Assemblea cittadina di solidarietà
con il Movimento No TAV" che ha raccolto e fatto suo l'appello nazionale
lanciato dalla Valle in risposta ad un'altra operazione repressiva, quella che
il 9 dicembre ha visto gli arresti di Chiara, Claudio, Matteo e Niccolò con
l'accusa di "terrorismo".
I compagni e le
compagne del CPA fi-sud
Nessun commento:
Posta un commento