20.11.07

Dove va il mondo del calcio?



L’omicidio del giovane tifoso della Lazio da parte della polizia ha dato una nuova occasione al governo Prodi per varare nuove misure di emergenza per garantire la “sicurezza” dei cittadini.
Prima si è cercato di insabbiare l’accaduto con notizie assurde, la conferenza stampa del questore di Arezzo, la balla del poliziotto che inciampa e gli parte un colpo, la balla degli scontri pesanti all’autogrill, poi si è deciso di giocare comunque il campionato di calcio nonostante l’accaduto. Ovviamente si è creato ad arte una situazione esplosiva che ha poi portato ai gravi incidenti di Bergamo, Taranto, Milano e Roma, dove tifosi di fedi diverse si sono uniti ed hanno impedito di giocare le partite o hanno dato vita a pesanti scontri con la polizia. Le altre curve d’Italia hanno invece deciso di scioperare togliendo gli striscioni e rinunciando ad organizzare il tifo.
La risposta del governo è stata una ulteriore criminalizzazione del movimento Ultras, sono state varate nuove misure repressive di carattere fascista, come per esempio la chiusura dei settori popolari di alcuni stadi, il divieto delle trasferte nei confronti delle tifoserie che hanno fatto cori contro la polizia, tutto ciò rischia di rendere ancora più pesante il clima in vista delle prossime partite del campionato.
I tifosi, in un mondo del calcio sempre più asservito alle logiche del profitto, erano rimasti l’unica parte sana di questo sport, il mondo delle curve, pur tra mille contraddizioni compresa l’infiltrazione neofascista in molti stadi, era ed è un luogo di aggregazione giovanile e proletaria.
Il governo Berlusconi prima e quello Prodi poi hanno fatto di tutto per criminalizzare il mondo del tifo e per favorire i poteri forti che ci sono dietro al mondo del calcio. Dagli orari assurdi delle partite per consentire alle televisoni di poterne dare il più possibile allo spostamento del campionato di serie B al sabato, dalla spartizione dei diritti televisivi in maniera assolutamente non equa ai due pesi e due misure nei confronti di società diverse e più o meno potenti, il mondo del calcio è ormai in un baratro.
E' compito dei compagni che frequentano le curve portare avanti una battaglia senza tregua contro il calcio moderno, per tornare ai veri valori dello sport, contro il razzismo dilagante anche tra i settori popolari, contro l'infiltrazione neofascista nelle curve.
Deve essere fatta giustizia per Gabriele, ad oggi sono in carcere quattro tifosi per gli scontri di Roma mentre l'autore dell'omicidio essendo un poliziotto è ancora libero.

No al blocco delle trasferte
No alla chisura delle curve
Abolizione del Daspo
Contro il fascismo ed il razzismo
Giustizia per Gabriele

1 commento:

Anonimo ha detto...

CHE CAZZO C'ENTRA IL FASCISMO...
TRA L'ALTRO IL 90% DELLE CURVE SONO DI DESTRA...
E QUELLA VIOLA STA ANDANDO DA QUELLA PARTE...

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