E’ razzismo anche questo. Per tutto il
giorno e tutta la sera erano solo vucumprà, ambulanti di colore, immigrati
senegalesi, malavitosi di colore uccisi per un regolamento di conti.
E’ stata a loro negata anche la dignità di un nome.
Il 13 dicembre a Firenze è stata una strage fascista. L’ assassino era un noto
militante di Casa Pound presente ad ogni udienza del processo in corso nei mesi
scorsi a Pistoia contro gli antifascisti toscani accusati di aver devastato un
circolo dell’ organizzazione fascista. Nessuna giustificazione e nessuna
assoluzione deve essere concessa a questo lucido assassino che si è ucciso
mentre in fuga e braccato non aveva più possibilità di farla franca. Sociologi
e politologi ci hanno bombardato per ore parlando di follia e di mente malata.
Il vero responsabile di questa strage è ancora una volta il capitalismo e tutte
le sue degenerazioni. Il capo espiatorio della feroce crisi capitalistica
diventa l’ anello più debole della catena: quello più vilipeso,sfruttato e
ricattato. Il migrante sia esso uno zingaro, un ambulante senegalese, un uomo in fuga dai teatri delle guerre imperialiste.
Ancora una volta viene utilizzato il terrore omicida per fermare la possibile
risposta di classe all’ attacco che la borghesia internazionale sta sferrando
contro le classi subalterne.
L’ unica risposta possibile ed efficace è l’ organizzazione diffusa delle lotte
contro il capitalismo con la direzione dei lavoratori e del movimento operaio
in particolare, che ricostruisca una coscienza e una forte solidarietà di
classe. Dopo il 12 dicembre del 1969 i lavoratori hanno fermato la svolta
reazionaria anticomunista.
Oggi 14 dicembre 2011 il compito prioritario dei compagni del Partito Comunista
dei Lavoratori è quello di ricostruire tessuto solidale di lotta che si è
deteriorato. I fratelli senegalesi uccisi barbaramente a Firenze avranno
giustizia attraverso il nostro operato di propaganda anticapitalista e di
solidarietà giorno dopo giorno,nei quartieri e nelle fabbriche. Solo in questo
modo non saranno mai dimenticati.
Ruggero Rognoni
Coordinamento PC Lavoratori delle Toscana
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