11.1.13

Unire le lotte per rispondere all'attacco



Il PCL esprime la sua incondizionata solidarietà a tutti i lavoratori delle aziende in crisi del territorio fiorentino, per i quali si sono già verificati o si preannunciano licenziamenti (Richard Ginori, ATAF, Maggio Fiorentino, ecc.).
Offriamo tutto il nostro supporto a sostegno delle varie vertenze nei quali i lavoratori sono impegnati, nella convinzione che solo attraverso la lotta e la mobilitazione si possano ottenere dei risultati.
Esprimiano al tempo stesso la convinzione che tutte le vertenze e le mobilitazioni debbano essere unificate in una piattaforma generale, perché solo l'unità della classe operaia può permettere di far fronte all'attacco padronale, di difendere i diritti acquisiti e di conquistarne di nuovi. Gestire ogni vertenza separatamente, come una questione a sé stante, fa solo l'interesse del padrone, perché riduce la forza che possiamo mettere in campo: da una parte a causa della mancanza di coordinamento fra le varie iniziative (tanti piccoli presidi o scioperi o cortei, uno per ogni azienda, fatti in momenti diversi, sono ininfluenti; una grande manifestazione su cui convergano tutti ha un impatto ben maggiore), dall'altra perché senza l'unità nelle mobilitazioni non saremmo in grado di sostenere a lungo il costo dei vari strumenti di lotta che potremmo utilizzare (scioperi prolungati, occupazioni, eventuale prosecuzione della produzione sotto il controllo dei lavoratori, ecc.). Inoltre, anche il supporto che può venire alle lotte da parte delle organizzazioni di classe è maggiore se queste si coordinano fra sé, piuttosto che agire ognuna indipendentemente dalle altre. Il padrone ci vuole divisi, perché così può gestire e stroncare più facilmente le nostre lotte; è nostro compito unirci, perché solo con una lotta unita e coordinata possiamo riuscire a mettere in difficoltà la borghesia, e a invertire la tendenza che da anni vede il proletariato arretrare sul terreno della lotta di classe.
Riteniamo pertanto prioritario (e drammaticamente urgente) instaurare nel tempo più breve possibile su queste tematiche una riflessione congiunta, magari a mezzo di un'assemblea cittadina, con i lavoratori e le varie realtà anticapitaliste attive sul territorio, nell'ottica di creare un coordinamento delle lotte per gestire unitariamente le vertenze e le mobilitazioni, a partire naturalmente da quelle ritenute più urgenti.

Partito Comunista dei Lavoratori Firenze

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