Firenze, 28-29 maggio. E' nato il Fronte di lotta No Austerity:
lo strumento che può servire alle lotte per vincere!
Il successo della Prima conferenza nazionale No Austerity apre
la strada a nuove potenzialità del conflitto di classe.
Tanti delegati e delegate, provenienti da diverse regioni
d'Italia - hanno partecipato alla prima Conferenza nazionale di No Austerity.
Tra loro importanti rappresentanti di realtà di lotta: dai ferrovieri - che
pochi giorni prima avevano dato vita a un riuscitissimo sciopero che ha
paralizzato la circolazione in Italia - agli operai di diversi stabilimenti e
multinazionali; dagli operai e dalle operaie delle cooperative e della
logistica, ai dipendenti della scuola, della sanità e del pubblico impiego. Presenti
anche delegati di comitati di pensionati. Tanti gli attivisti sindacali che,
nonostante la diversa collocazione , hanno espresso l'esigenza profonda di
unire le lotte per sconfiggere i padroni e il governo. Tutti sono arrivati a
Firenze a spese proprie, autofinanziandosi il viaggio e il pernottamento: in
tanti e tante hanno percorso molte ore di viaggio per poter partecipare alla
Conferenza. Tra loro, anche le combattive Donne in Lotta e operai immigrati.
Sono stati due giorni di partecipato dibattito, che ha visto il
contributo attivo dei nostri compagni dell'associazione Mariano Ferreyra di
Firenze, protagonisti di interventi applauditissimi , oltre che di tanti
attivisti sindacali, e di altre associazioni e attivisti politici. Un filo
rosso ha attraversato tutto il dibattito: la profonda esigenza di rafforzare No
Austerity, di favorire il protagonismo della base, di anteporre l'unità di
classe ai settarismi e all'autoreferenzialità.
La due giorni si è svolta in un clima di entusiasmo, che ha
raggiunto il suo culmine con l'intervento di Emanuelle Bigot, del sindacato
francese Solidaires (presente in rappresentanza anche della Rete sindacale
internazionale di solidarietà e di lotta), che ha raccontato le straordinarie
lotte delle lavoratrici e dei lavoratori francesi contro il Jobs Act di
Hollande. Un intervento che è stato salutato con un lungo applauso in piedi.
Sono arrivati anche i saluti di altri sindacati e organizzazioni di lotta della
Rete sindacale internazionale: dalla Csp Conlutas del Brasile ai Co.Bas di
Spagna, da No Austerity inglese al Movimento Donne in Lotta del Brasile.
La Conferenza si è articolata in vari momenti di discussione.
Sabato si è discusso del bilancio del coordinamento No Austerity con
l'indicazione delle possibili linee di sviluppo e si è presentata la Carta dei
principi . Dopo questa prima parte del dibattito , c'è stato un importante e
partecipato momento organizzato dalle Donne in Lotta sulla necessità di lottare
contro sfruttamento e maschilismo . La sera si è infine conclusa con un
dibattito sulla Palestina, con la presentazione del libro Gaza e l'industria
israeliana della violenza (con la presenza di uno degli autori, Alfredo
Tradardi). La giornata di domenica è stata dedicata all'importante tema della
lotta contro il Jobs Act e contro l'accordo della vergogna e alla discussione
sul regolamento e le questioni organizzative . La giornata di domenica si è
infine conclusa con la votazione unanime della Carta dei principi e del
regolamento.
L'intervento e la proposta dei nostri compagni di superare la
fase del coordinamento e fare un salto di qualità anche nella definizione
stessa di questo organo ha avuto successo ed è stato deciso anche di cambiare
il nome di No Austerity, da "Coordinamento" a "Fronte di lotta",
per rimarcare il passo in avanti che è stato compiuto. E' nato quindi il Fronte
di lotta No Austerity: pensiamo che sia una partenza positiva perchè possa
diventare un importante strumento per il rafforzamento delle lotte in Italia.
Associazione Mariano Ferreyra
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