21 agosto 1940: in Messico, aggredito da un sicario stalinista (lo spagnolo Ramon Mercader) muore Lev Trotsky, dirigente rivoluzionario del proletariato russo, teorico marxista, fondatore dell'Armata Rossa.
Dopo svariate migliaia di altri omicidi politici contro la vecchia guardia del suo stesso partito, arrivava così a compimento l'opera di Stalin di annientamento della parte più avanzata e cosciente del movimento operaio russo.
I tradimenti e le infamie dei dirigenti del movimento operaio, che hanno abbandonato la causa della rivoluzione, trovano sempre la via del pattume della storia.
Il lascito della teoria rivoluzionaria dei grandi marxisti come Trotsky, e il loro esempio di militanza eroica al servizio della classe lavoratrice e dell'umanità, rimangono.
Nessun commento:
Posta un commento