19.6.18

SALVINI E DI MAIO : IL CENSIMENTO AI ROM, I PORTI CHIUSI AI MIGRANTI, L'OPERAZIONE LIBERISTA "VINTAGE" DEGLI ANNI TRENTA DEL NOVECENTO



Di Maio, ha ricordato che il censimento non è possibile unicamente perché "anticostituzionale" come proposta, ponendosi poche domande riguardo la memoria mai appannata di un tempo affine in cui la disumanità, aveva tracciato le rotte di una guerra di popoli tra popoli fatta di conquista e dominio. E a questa dichiarazione, di fatto belligerante, alla desolazione economica di un gruppo sociale, chiosa con un :“Mi fa piacere che Salvini abbia smentito qualsiasi ipotesi di censimento registrazione o schedatura, se una cosa non è costituzionale non la si può fare – ha spiegato – Lavoro da due settimane per problemi degli italiani che sono enormi e di cui ci dobbiamo occupare. Gli italiani sono la priorità, bene occuparsi di immigrazione ma prima occupiamoci dei tanti italiani che non possono mangiare". Per cui italiani in disgrazia, ceto medio per quella via della miseria che è una bestemmia ma anche una condizione, siete avvertiti: gli altri poveri sono il vostro problema, non la mano che vi fruga nelle tasche ma quella che chiede. E cosí... restano in mare persone, bambini e donne incinte che fuggono dalle sofferenze; si continua la festa della forca senza farina, chiedendo a gran voce censimenti etnici verso i rom; si vogliono dedicare strade a estensori delle leggi razziste del 1938. Salvini, ci prova, portandosi un debito alla scuola della reazione, scopiazzando e male un compito già scadente che vi aveva trovato svolgimento in precedenza. 

Fu infatti Maroni il primo che propose di censire la popolazione rom in Italia con un decreto del maggio 2008: l'allora ministro dell'interno parlò di identificazione, fotosegnalazione e rilievo delle impronte digitali. L'iniziativa suscitò le critiche dell'Unione Europea e dell'Onu. Già nel giugno del 2009, il Tar del Lazio, aveva ritenuto illegittimo il decreto in particolar modo per quanto riguarda l'identificazione delle persone, confermato dal Consiglio di Stato che considerò inesistente una «emergenza nomadi» in Italia da cui partiva l'intervento di Maroni . Il Parlamento Europeo il 7 settembre 2009 rilanciò e fu drastico nel considerare abominevole la volontà a voler percorrere la strada delle identificazioni, in Italia e non solo sui minori ma anche riguardo i cittadini già in possesso di un regolare documento d'identità. In realtà esistono già dati e numeri riguardo gli insediamenti formali e informali, non solo: i pochi rom irregolari sono apolidi e quindi l' "espulsione" è un dispositivo retorico pericolosissimo. In Italia, i rom italiani presenti nel nostro Paese sono presenti da almeno cinquant'anni e le stime parlano di 130.000 rom e sinti che vivono in Italia, dove più della metà, circa 80.000, sono cittadini italiani e soprattutto, Salvini, ignora che l' "Emergenza Nomadi" inaugurata da Maroni, non solo fu dichiarata illegittima dal Consiglio di Stato, ma creò le condizioni su cui attecchì Mafia Capitale. Perché: a proposito delle organizzazioni criminali con cui si intrecciano interessi e scambi economici non proprio chiari, vi siete chiesti al di là del bacino elettorale, quali siano le realtà al Sud a cui si è genuflessa la Lega ? (basterebbe sfogliare anche distrattamente qualche editoriale dell'Espresso). 

 Dunque tutti i poteri, i potentati economici, la criminalità organizzata che tra vantaggio e copertura anche legale dal capitalismo, negli squilibri territoriali e nei divari sociali, nella liberalizzazione della circolazione dei capitali e l’ulteriore finanziarizzazione e opacizzazione del sistema finanziario, possono dormire sogni tranquilli, Salvini fa il loro servizio e dichiara il suo astio ai migranti, ai rom, nell'incontenibile livore che le democrazia europee, bisogna dire - inclusa la nostra, con il PD che si conquistò sul campo la promozione quale partito-nazione - aveva già ampiamente espresso. Ora che si brontoli alle pance, si dichiari illegittimo un popolo e alla sua maggioranza offra cazzuola e cemento erigendo muri ai migranti, alle nostre coscienze, sappia riconoscere del fenomeno, l'epifenomeno :"Noi speravamo nella solidarietà europea, nella rinegoziazione del Trattato di Dublino. Ma è tutto saltato!" dice chi guardando al dito, finga davvero di non poter volgere lo sguardo alla luna. L'unica soluzione è la lotta. Iniziare a rispondere colpo su colpo.

Chiara Pannullo - PCL Firenze

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