19.4.10


La crisi del capitale colpisce gravemente i lavoratori del nostro paese con licenziamenti e cassa in-tegrazione, attacco a salari, diritti e pensioni mentre vengono tagliati fondi a scuola e sanità pubbli-ca.
Lo "spettacolo" della politica governativa mostra i soliti corrotti, speculatori, mafiosi e faccendieri che se con una mano si riempiono le tasche di soldi pubblici, con l'altra firmano decreti e leggi im-ponendoci un clima da regime reazionario, cancellando i diritti e la solidarietà, cercando di isolare i più deboli e criminalizzando coloro che lottano per cambiare veramente le condizioni di vita, di la-voro e la società.
In questo contesto anche fascisti e gruppi di estrema destra svolgono il loro ruolo storico di servi dello Stato e del capitale e di provocatori: dietro la maschera di "bravi ragazzi" di partito portano avanti la vecchia pratica dello squadrismo con pestaggi e intimidazioni cercando di attirare le nuove generazioni con pratiche apparentemente apolitiche.
Protetti e foraggiati da Governo e padroni sono uno strumento indispensabile al potere per far leva su quei luoghi comuni che in periodi di così forte crisi politica e culturale si diffondono, incentivando la guerra tra poveri, mettendo i lavoratori gli uni contro gli altri, italiani contro immigrati, poveri contro più poveri.
Le istituzioni dal canto loro, in nome di una fantomatica memoria condivisa, hanno legittimato i fa-scisti creando per loro non pochi spazi di agibilità. Un esempio è la giornata del ricordo istituita dal Governo Berlusconi ma legittimata anche dal centro-sinistra: proprio quest'anno a Firenze, mentre centinaia di Antifascisti manifestavano in piazza della Costituzione, il presidente del consiglio co-munale di Palazzo Vecchio Giani si trovava a poche centinaia di metri ad assistere al comizio in Largo Martiri delle foibe.
Nonostante ciò, nonostante perquisizioni ed arresti, sono tanti e sempre di più i compagni che si organizzano praticando l'antifascismo nelle scuole, sui posti di lavoro e in strada, che si mobilitano contro la costruzione dei CIE, che lottano al fianco dei lavoratori che difendono il proprio posto di lavoro che essi siano su una gru, su un tetto, in presidio davanti alla propria fabbrica o pronti a bloccare i mezzi che entrano o escono dai cancelli della propria cooperativa.
Sono sempre di più gli immigrati che si ribellano allo sfruttamento e al razzismo: da Rosarno a Mi-lano.
Non dobbiamo dimenticare le conseguenze nefaste del ventennio, i tentativi di colpo di Stato e la strategia della tensione, ma dobbiamo porre molta attenzione a come i fascisti continuano ad essere presenti all'interno delle istituzioni e fanno fruttare i loro affari, come si è visto di recente nello scandalo che ha chiamato in causa Mokbel, Fioravanti, Mambro e Andrini in un gioco di riciclaggio di denaro che lega eversione di destra, 'ndrangheta e banda della Magliana capaci di smuovere e comprare voti fino a far eleggere un proprio senatore nelle liste del PDL.
In questo 25 Aprile scendiamo in piazza per fermare lo squadrismo fascista e razzista portando per le strade dei nostri quartieri la lotta di chi quotidianamente si espone per impedire che il nostro paese scivoli nella nuova deriva reazionaria.

Contro la guerra
Contro i governi antipopolari
Contro ogni sfruttamento, la precarietà, la demagogia populista
Per la solidarietà di classe

ORA E SEMPRE RESISTENZA

Firenze Antifascista

Nessun commento:

Sostieni il PCL

Sono in vendita le nuove magliette del PCl a 12 € l'una più spese di spedizione, mettiti in contatto con la nostra mail per acquistarle