18.7.10

Piena libertà per gli arrestati dei fatti di Pistoia al Tribunale del Riesame

Firenze 21 Luglio

Piena libertà per gli arrestati dei fatti di Pistoia al Tribunale del Riesame !

Sono ormai passati molti mesi da quando è stata messa in atto la mostruosa montatura contro diversi militanti di sinistra. L' 11 ottobre 2009 con l' accusa di devastazione ad una sede del movimento di estrema destra "Casa Pound" a Pistoia furono incarcerati 7 militanti toscani dopo essere stati prelevati durante lo svolgimento di una pacifica assemblea nella stessa città.

Che si sia trattato di una macchinazione e di una montatura mediatica ai danni degli antifascisti toscani lo si capisce perfino dalla disposizione della Corte di Cassazione che ha richiesto che venissero rivalutati quegli elementi che hanno portato alla decisione del Tribunale Fiorentino di mantenere lo stato di detenzione per i 7 indagati.

Ad oggi in tutte le sedi processuali dei vari procedimenti che hanno riguardato i fatti di domenica 11 ottobre 2009 si è da tempo chiarito che non vi fu devastazione.

Alla decisione disposta dalla Cassazione, è seguito il rigetto del Tribunale del Riesame al ricorso del pubblico ministero (Firenze 21 aprile 2009) che chiedeva nuovamente l' assurdo arresto per gli indagati.

I reati che possono quindi venir contestati sono azioni contro il patrimonio - come il danneggiamento - già quantificate con una cifra irrisoria che dimostrano l' assenza assoluta della devastazione e che prevedono comunque la sospensione della pena.

Ricordiamo inoltre che siamo davanti a persone incensurate che hanno svolto la propaganda politica sempre alla luce del sole.

Nelle fasi processuali in ogni caso, l'accusa non è riuscita a dimostrare in nessuna udienza il coinvolgimento degli accusati nei reati contestati. La persecuzione da parte del Tribunale di Pistoia contro i militanti di sinistra risulta evidente quando rimanda la fine processuale alla data del 17 settembre senza modificare le misure di sorveglianza che ancora devono essere sopportate inumanamente dai 7 accusati che dal 1 febbraio scorso sono sottoposti all'obbligo di dimora nella Provincia di residenza e all'obbligo di permanenza notturna dalle ore 21 alle ore 7.

Il Partito Comunista dei Lavoratori della Toscana oltre ad esprimere la piena solidarietà ai compagni accusati ne richiede la loro piena libertà. La verità dei fatti verrà ristabilita e cancellerà la macchinazione politica che vuole dare ampia agibilità politica alle bande di neofascisti che in Toscana fanno dell' aggressione fisica e della provocazione l' abituale modo di operare. Non ci possono essere tentennamenti di fronte al fascismo coperto dagli apparati dello stato e dallo stesso governo. Le stesse forze politiche alla guida della regione Toscana hanno il dovere di esprimere la massima solidarietà agli accusati.

Non possono essere puniti così duramente dei militanti di sinistra estranei ai fatti accaduti che hanno come unica colpa quella di essere antifascisti e di svolgere attività politica apertamente a fianco dei lavoratori e dei più deboli.

Liberi tutti !

Partito Comunista dei Lavoratori della Toscana
www.pcltoscana. splinder. com
pcltoscana@gmail. com

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