3.2.11

Foibe: storia vera e storia mistificata

Nella Firenze Medaglia d’Oro alla Resistenza, in occasione della giornata del ricordo, i fascisti scendono in piazza. Quest’anno - dopo la contestata recente partecipazione della fascista “orgogliosa di esserlo” Daniela Santanché all’Università - è arrivata la ministra Giorgia Meloni forte sostenitrice dei variegati gruppi di giovani squadristi ignoranti.
La “Giornata del ricordo” - votata all’unanimità in Parlamento - su proposta di Roberto Menia (che vanta un curriculum di carriera fascista) si inserisce nella politica revisionista che negli ultimi anni ha fatto carte false pur di deformare, falsificare e cancellare la storia. Nel nome della “pacificazione” e di una artificiosa “memoria condivisa” viene stravolta la verità storica tendente alla sistematica assoluzione del fascismo e alla denigrazione di chi ha veramente combattuto contro gli oppressori nell’ antifascismo e nella Resistenza.
Per svuotare la Resistenza del suo grande significato, negarne i valori, cancellarne ogni traccia con l’omologazione. Una questione scatenata a “sinistra” superando il più ottuso revisionismo e cavalcato a dovere dalla destra per confondere le acque e scaricare le responsabilità dei massacri in particolare sulla componente comunista del movimento partigiano che ha operato nelle zone di confine ad est arrivando alla vergogna di mettere sullo stesso piano nazifascisti ed antifascisti; repubblichini e partigiani, presentando i carnefici come vittime e i perseguitati come aggressori.
Si tace invece su quello che il fascismo al potere significò per tutte le minoranze nazionali presenti nel Paese: la violenta campagna di discriminazione, di negazione dei diritti fondamentali come la scomparsa dell’identità slava; l’italianizzazione forzata anche dei cognomi; la snazionalizzazione, l’imposizione dell’italiano come unica lingua nelle scuole e uffici pubblici di serbi, sloveni, croati, il licenziamento degli insegnanti di madrelingua e una durissima repressione contro gli oppositori di Mussolini. Politica alla quale aderì il Vaticano che rimosse dall’incarico i vescovi slavi e abolì la lingua slovena nelle funzioni liturgiche e nella catechesi. Del contenuto delle foibe si sa poco, perché non si aprono per verificare cosa c’è dentro? Perché sono usate demagogicamente e per pura propaganda dal governo Berlusconi che vuole cambiare la storia e la cultura per portare avanti i propri interessi.
Non è spostando l’attenzione su temi come questi che lavoratori, pensionati e studenti dimenticano la crisi che stiamo vivendo e che governo e imprenditori vorrebbero farci pagare. Le lotte e le manifestazioni degli operai per il lavoro e degli studenti contro una riforma senza prospettive sono la risposta evidente di una resistenza che non si fa ingannare né strumentalizzare da chi detiene il potere. E dimostrano che l’antifascismo è vivo!
Contro il rituale e demagogico corteo dei fascisti che non perdono occasione per confermare le loro azioni squadristiche riconquistiamo la verità storica su quanto accaduto e non come gli eredi del nazifascismo la raccontano.

Coordinamento Antifascista Antirazzista Toscano – caatfirenze@yahoo.it www.caatoscano.noblogs.org

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