17.6.11

BASTA SPECULARE SULLA VITA E SUI BISOGNI PRIMARI !

IL RISULTATO DEL SI’ AL REFERENDUM CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ ACQUA E’ UN MESSAGGIO PRECISO DEI LAVORATORI E DEI CITTADINI TOSCANI AL CENTRO SINISTRA, AL CENTRO DESTRA, ALLA GIUNTA REGIONALE TOSCANA E  A CONFINDUSTRIA


Il risultato dei SI’ contro la privatizzazione dell’ acqua in Toscana ha sfiorato il 96 % con una partecipazione intorno al 63%. Questo non è solo uno schiaffo per il governo nazionale di centro destra, ma lo è anche per il centro sinistra che governa l’ amministrazione regionale e moltissime amministrazioni locali.   La privatizzazione dell'acqua è un capitolo dell'offensiva capitalistica contro i diritti dei cittadini e dei lavoratori per appropriarsi dei beni comuni (i beni di tutti). Il capitale vuole mettere le mani sull'acqua per fare profitti sicuri su una risorsa che sta diventando sempre più scarsa e preziosa. Ma dove l'acqua è stata privatizzata, la situazione è drasticamente peggiorata: le tariffe sono aumentate, i servizi peggiorati, gli investimenti ridotti, l'accesso è diventato impossibile per i più poveri. 

Questa battaglia ha un nemico ben preciso: l'élite padronale e finanziaria italiana, come lo Ior, la Banca vaticana, in concorrenza con le multinazionali come la francese Veolia.  
La risposta dei lavoratori e dei cittadini è stata una forte e determinata partecipazione politica per abbattere tutto questo.  Ma in questi giorni stiamo assistendo alla levata di scudi di esponenti del Centro Sinistra, di amministratori pubblici e privati gestori dei servizi idrici per lasciare tutto com’ è. Da questi speculatori arriva solo un piagnisteo sui mancati introiti che porterà il risultato referendario. Il presidente della livornese ASA addirittura dichiara che perdendo il 7% di profitto le bollette cresceranno, che sarà costretto a fornire acqua non più potabile, che la multinazionale IREN “socio in affari” è in fondo un’ azienda pubblica e quindi di tutti.  GAIA il gestore unico del Servizio Idrico Integrato Toscana Nord, insieme agli amministratori di centro sinistra ha già dichiarato che la privatizzazione verrà fatta comunque ed ha elevato le bollette a livelli stratosferici.  Il sindaco di Firenze Renzi ha dichiarato di aver votato NO e che per non rinunciare al profitto lancerà una campagna azionaria per la gestione dell’ acqua. 
Per fermare tutto questo e per dare respiro alla vittoria nel referendum in difesa del diritto inalienabile all’ acqua è necessaria l’ organizzazione autonoma dei lavoratori e dei cittadini da qualsiasi interesse privato. Non solo ma è indispensabile che vengano requisite da subito tutte le partecipazioni private che sono state fatte in nome della speculazione. L’ unica strada per riappropriarci tutti di questo bene è l’ autodeterminazione attraverso la lotta.
Non ci sono dubbi verso questa strada. Lottare e resistere contro interessi speculativi del capitale per il diritto ai beni primari inalienabili come l’ acqua e la salute o soccombere allo sfruttamento e  all’ alienazione in nome del profitto.  Il Partito Comunista dei Lavoratori è sempre insieme ai lavoratori e i cittadini toscani che resistono, che si organizzano e lottano autonomamente contro gli interessi equivalenti della destra e del centro sinistra e porta il suo massimo appoggio.  I comitati nati dal basso per il SI al referendum devono diventare comitati di lotta.

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
Coordinamento della Toscana                                       

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