Dopo le polemiche tra il sindaco Renzi e l'ANPI per la commemorazione della Liberazione di Firenze e le polemiche per l'iniziativa dei fascisti di Casaggi di commemorare i "franchi tiratori", al presidente dell'ANPI Gavinana è arrivata una busta contenente due proiettili e scritte che inneggiano al fascismo.
Questo è il clima che si respira a Firenze, città medaglia d'oro della Resistenza, una giunta comunale che cerca di riscrivere la storia della Liberazione invitando a parlare il cardinale Piovanelli in occasione della cerimonia in Palazzo Vecchio ed una destra fascista sempre più sfacciata che imbratta la città con manifesti infami che inneggiano ai cecchini fascisti.
Sono ormai mesi che i fascisti di Casaggi agiscono indisturbati in città imbrattando muri con croci celtiche, attaccando manifesti abusivi dappertutto (muri, pensiline ataf, spartitraffico), evidentemente devono godere di grosse protezioni e di finanziatori occulti per pagare le migliaia di euro di multe che dovrebbero aver avuto.
Chi invia proiettili ad un dirigente dell'ANPI sfrutta questo clima approfittando di un revisionismo sempre più spinto che ormai ha contagiato tutte le forze politiche istituzionali.
Noi crediamo invece che l'antifascismo militante sia ancora un valore imprescindibile per una sinistra vera e pertanto non saranno certo gruppetti di vigliacchi che commemorano i franchi tiratori, oppure anonimi che spediscono lettere minatorie, a fermare gli antifascisti di questa città.
Il Partito Comunista dei Lavoratori esprime pertanto solidarietà e vicinanza a Giorgio Pacini e all'ANPI di Firenze per questo vile gesto e invita tutti gli antifascisti ad unirsi al Cooordinamento Antifascista Antirazzista Toscano (caatfirenze@yahoo.it).
Partito Comunista dei Lavoratori Firenze
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