Apprendiamo che il segretario provinciale del PRC di Firenze ha ricevuto un
avviso di garanzia per una manifestazione sotto la Banca d’Italia di Firenze.
In
questi mesi, mentre la crisi economica colpisce sempre più duramente i
lavoratori, i giovani, i disoccupati, lo stato reprime con forza tutte quei
soggetti politici e sociali che si ribellano. Lo abbiamo visto nei mesi scorsi a
Firenze con decine di arresti ed oltre cento indagati per le manifestazioni
antifasciste, lo abbiamo visto in maniera ancora più chiara il 15 ottobre a Roma
dove la polizia ha prima caricato selvaggiamente un corteo di decine di migliaia
di compagni e poi ha proceduto all’arresto arbitrario di circa dieci
giovani.
La solidarietà è l’unica arma che abbiamo per lottare contro la repressione
poliziesca dello stato, non cadiamo nell’errore di dividere il movimento fra
buoni e cattivi, fra violenti o non violenti. L’unico e vero violento è lo stato
borghese che prima affama i lavoratori ed i proletari e poi se questi protestano
li reprime prima con violenza nelle piazze e poi con denunce, arresti, ecc. E’
lo stesso stato che si indigna per una vetrina infranta mentre rifinanzia guerre
di aggressione infami come quella della NATO contro la Libia o come le
cosiddette missioni di pace in Afganistan e Libano che sono costate decine di
migliaia di morti innocenti.
Le vittime della repressione borghese devono essere tutte difese.
Il Partito Comunista dei Lavoratori esprime la propria solidarietà ai
compagni ed alle compagne del PRC di Firenze per questo atto intimidatorio nei
confronti del loro segretario provinciale ed estende la propria solidarietà a
tutti i compagni vittime della repressione chiedendone l’immediata
liberazione.
Partito Comunista dei Lavoratori
Sezione di Firenze
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