L’iniziativa di stasera
nasce dall’esigenza di riappropriarsi di una memoria storica che pian piano sta
scomparendo, soprattutto tra i compagni più giovani, che non hanno vissuto
quegli anni e pertanto spesso sentono parlare di storie pressoché sconosciute.
Ricordare walter rossi a 35 anni dal suo omicidio per mano di una squadraccia
fascista non significa fare solo una commemorazione, doverosa ma non
sufficiente, significa soprattutto rilanciare la battaglia antifascista sul
nostro territorio.
Negli ultimi anni anche nella nostra città stanno prendendo
piede organizzazioni e partito dichiaratamente neofascisti, da casaggi a
casapound fino ad arrivare ai nazisti di forza nuova e della fenice. Queste
organizzazioni, estremamente pericolose soprattutto in un periodo di grave
crisi del capitalismo come quello che stiamo attraversando, trovano terreno
fertile grazie ai fondi di cui dispongono (generosamente elargiti dal padrone
di turno) e grazie anche alla complicità delle istituzioni, che hanno loro
permesso di proliferare nonostante le loro idee siano dichiaratamente fasciste.
Sono pericolosi perché fomentano un clima di odio continuo contro il diverso e
cercano di scatenare una guerra tra poveri così come hanno sempre fatto nella
loro schifosa storia. In un periodo come questo, in cui la sinistra storica ha
tradito tutti i valori, è purtroppo normale che anche tanti giovani, tanti
proletari, vengano sedotti da queste infami idee. Questo clima di complicità e
di protezione di cui godono questi topi di fogna ha portato negli ultimi anni
ad un aumento esponenziale delle aggressioni contro compagni della sinistra,
contro gli omosessuali, contro gli immigrati, ecc culminato il 13 dicembre
dello scorso anno a Firenze con l’omicidio di Samb Modou e Diop Mor per mano del
fascista di Casapound Casseri. La
sinistra riformista alleata nei comuni con il PD, è sempre stata preda di quel
democraticismo pacifista codardamente disarmato che rappresenta per i fascisti
la più grande garanzia d'impunità e di esistenza. Non solo: in passato,
ambienti vicini se non interni alla sinistra governista sono giunti a
riconoscere politicamente gruppi come Casa Pound, accettando di partecipare ad
iniziative da essi promosse o firmando appelli a sostegno, e attestando in
questo modo la loro completa legittimità.
Per omissione o vera e propria volontà politica,
nemmeno dissimulata, si crede o si finge di credere che ciò che si sta
rapidamente impossessando di interi quartieri, strade, facoltà universitarie,
scuole sia solo ordinaria teppaglia, neanche tanto dannosa, che inneggia
all'orbace per ignoranza o folklore, e che in fin dei conti prima o poi si
normalizzerà, magari a seguito di provvidenziali "sdoganamenti". E'
questa cecità, storica ancor più che politica, che porta a parlare assurdamente
di "escalation di violenza" e di "caccia al diverso", come
se si trattasse di criminalità comune o di bande di periferia.
Non sono accettabili né plausibili petizioni
volterriane e nonviolente: i fascisti hanno "diritto" di parola e di
circolazione tanto quanto il malato di ebola ha diritto di contagio. Il rifiuto
politico o - peggio - di principio di affrontare la violenza fascista
sull'unico terreno sul quale ci si possa misurare con essa e con l'unico metodo
che le si possa legittimamente contrapporre, cioè quello della vigilanza
antifascista di classe, estesa, radicata ed organizzata, è l'ennesima riprova
del tradimento della propria natura e dei propri valori sociali, consumato e
ratificato ancora una volta sull'altare della collaborazione con i borghesi. Il
CAAT nasce proprio per questo motivo, per dare continuità alla battaglia
antifascista nella nostra regione, un antifascismo che non si limita alle
commemorazioni, a deporre una corona il 25 aprile, ma che viene praticato tutto
l’anno nelle strade e nei quartieri per impedire qualunque tipo di agibilità
politica ai fascisti, siano essi in doppio petto , siano essi in camicia nera e
con la testa rasata . Il nostro non è un antifascismo di facciata e filo
istituzionale, fiducia nelle istituzioni non ne abbiamo e pertanto
l’antifascismo ce lo rivendichiamo e non lo deleghiamo a nessuno. Per questo ci
stiamo battendo per chiudere tutte le sedi fasciste in città a partire da
quella nuova di Casapound, per questo saremo impegnati nella costruzione della
giornata del 13 dicembre in occasione dell’anniversario dell’assassinio di Samb
e Diop, per questo saremo impegnanti nella battaglia contro il revisionismo
storico in occasione della cosidetta giornata della memoria, quando i fascisti
di casaggi organizzano la loro indegna
ed indecente parata per le vie di Firenze. Per questo chiediamo a tutti i
compagni presenti in sala di unirsi al CAAT per dare forza alla battaglia
contro il fascismo vecchio e nuovo.
Nessun commento:
Posta un commento