23.5.13

ALLE PROSSIME ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI SIENA NON VOTARE

Lo scandalo del Monte dei Paschi di Siena risalente al 2011, ma esploso ufficialmente all'inizio del 2013, può essere considerato come lo specchio dell'intera società italiana in questo momento storico. 
In primo luogo la crisi profonda della finanza e del capitalismo che, come nella natura stessa di questo sistema economico, si riflette sui lavoratori, i pensionati e i disoccupati e permette troppo spesso a banchieri e criminali della finanza di farla franca. La ricetta è, come da migliore tradizione, la nazionalizzazione del debito, che pesa sulle spalle dei cittadini e si aggiunge alle minacce di licenziamento di centinaia di lavoratori. In secondo luogo il consolidato sistema di potere, che trasversalmente coinvolge i vertici del PD, del PDL, di UDC, di Comunione e Liberazione (vedi Mussari, presidente MPS durante la speculazione Antonveneta), che manovra la cosa pubblica, spartisce cariche, posizioni di potere, e profitti; una grande abbuffata nella quale Verdini e Ceccuzzi, e tramite loro i partiti che li sostenevano hanno di fatto suggellato quella grande coalizione che a parole nessuno voleva o vedeva praticabile ma che è, ed era già da tempo, realtà. In questo quadro economico e politico la città di Siena arriva alle elezioni comunali senza nessun partito di classe che si schieri totalmente dalla parte dei lavoratori. SEL, che gioca il ruolo dell'oppositore responsabile al governo, ha scelto ancora una volta di candidarsi a fianco del PD, nonostante sia ormai chiara la posizione che il Partito Democratico ha assunto, quella della difesa dei banchieri e dei padroni, contro gli interessi dei lavoratori. La lista di Rifondazione Comunista e Sinistra per Siena, sostenuta da ALBA, rappresenta sicuramente un'alternativa al sistema di potere massonico senese rappresentato dal PD-PDL, ma la sua natura, come si è visto anche nei recenti appuntamenti nazionali (Lista Ingroia), non rappresenta una soluzione convincente per gli interessi del mondo del lavoro. L'alternativa a 5 stelle è il grande falso che ha sconvolto il sistema elettorale. Si descrive come una forza democratica e popolare, ma nasconde una natura reazionaria e populista, dove l'unica democrazia è quella del capo. Inoltre, laddove il popolo ha dato la possibilità ai rappresentanti a 5 stelle di governare, come a Parma, si sono registrate politiche antipopolari (aumento delle rette degli asili, riduzione degli stipendi dei dipendenti comunali) oltre al tradimento delle promesse elettorali riguardo all'inceneritore. Il Partito Comunista dei Lavoratori della Toscana invita pertanto i propri militanti, aderenti e simpatizzanti al boicottaggio delle elezioni amministrative di Siena. Boicottaggio che può avere diverse facce, dal voto bianco o nullo all'astensione, ad una campagna mirata all'astensionismo. 

VIA IL GOVERNO LETTA-MONTI-BERLUSCONI! 
NESSUNA FIDUCIA NEL POPULISMO REAZIONARIO DEL M5S!

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