6.11.13

VE LA FAREMO PAGARE - SCIOPERO GENERALE 13N



Vi faremo pagare la DISOCCUPAZIONE, perché voi continuate, in maniera colpevole, a far finta di non sapere che i dati diffusi dall’Istat danno cifre, relative al numero di persone, oramai prive di lavoro, che sono insostenibili: la percentuale di disoccupati in Italia è del 12,5% e in quest’ambito ci si ritrova che, se si parla di giovani, questa schizza al 40,5%. 
Vi faremo pagare la PRECARIETÀ: il contratto di lavoro a tempo indeterminato è oramai un concetto svanito tra le nebbie create ad arte da un sindacato che ha millantato la difesa del lavoro, lasciando invece che si scivolasse verso situazioni dove i contratti di lavoro precari sono diventata la regola. 
Vi faremo pagare la MISERIA: perché oramai, nel nostro paese, milioni di famiglie vivono in condizioni di povertà, verso la quale sono stati irrimediabilmente spinte dall’inizio della crisi, senza che si ipotizzasse o si tentasse, alcun meccanismo di salvaguardia, al punto di veder raddoppiato il numero dei poveri. 
Vi faremo pagare la CRISI: l’inutile e dannosa accoppiata PD PDL, che rimarrà nella storia, come “Governo delle larghe intese” ha ovviamente innescato i consolidati meccanismi perché, anche stavolta, la crisi venisse pagata dai lavoratori, dai giovani, dai migranti, dai precari, una crisi che diventa sempre più devastante e che non fa intravedere vie d’uscita. È ora che anche i padroni inizino a pagare. 
Mercoledì 13 novembre le confederazioni sindacali, nell’ennesimo tentativo di rifarsi il trucco, hanno proclamato uno sciopero di quattro ore che nelle intenzioni, dovrebbe fare pressione su un governo loro amico e contiguo; prima ancora di parlare dell’azione “sciopero”, il problema rimane che la piattaforma su cui questo viene lanciato è ridicola e insufficiente, perché non affronta alcuno di quei problemi reali che ogni giorno, si trovano a dover affrontare milioni di proletari. È intenzione del PCL (e di tutte quelle realtà che aderiranno al presente appello), in questa occasione, di volersi confrontare con i lavoratori e le lavoratrici promuovendo uno spezzone anticapitalista, schierato contro il governo, contro il padronato econtro le burocrazie sindacali che da anni svendono diritti che dovrebbero, invece, essere salvaguardati, con quanti scenderanno in piazza nel corteo dei confederali per illustrare con chiarezza quale è la realtà nel cui ambito sono stati oramai ricacciati i lavoratori. 
VIA LA LEGGE BOSSI FINI – PER LA LIBERA CIRCOLAZIONE 
BASTA CON LE SPESE MILITARI – I SOLDI PUBBLICI VENGANO SPESI PER ISTRUZIONE, SANITÀ, CASA. 
BASTA PRECARIATO - LAVORARE MENO LAVORARE TUTTI 

MERCOLEDI 13 NOVEMBRE ORE 9:00 
PIAZZA DEI CAVALLEGGERI (DAVANTI ALLA BIBLIOTECA NAZIONALE) 
SPEZZONE ANTICAPITALISTA 
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI – TOSCANA 
COLLETTIVO STUDENTESCO RIVOLUZIONARIO FIRENZE – PISA

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