30.1.14

PRESIDIO ALLA GRANAROLO

Il presidio alla Granarolo rilancia: assemblea cittadina e corteo! 

 Nuova settimana di lotta al presidio permanente ai cancelli della Granarolo. Sotto una fitta neve questa mattina è stata fatta una lunga assemblea per decidere cosa fare nei prossimi giorni. Intanto gli operai insieme ai solidali si sono spostati e noncuranti del freddo hanno raggiunto gli altri magazzini della logistica nel bolognese per volantinare. Nel volantino si fa riferimento al coraggio dei sindacalisti arrestati il 23 gennaio e si spiega quanto accaduto durante l'ultima settimana di lotta. L'invito a conclusione del volantino è di incontrarsi all'università, mercoledì, in via zamboni 38 alle 20:30 per partecipare all'assemblea cittadina e organizzare insieme un corteo per sabato 1 febbraio. Intanto a Bologna si compatta il fronte contro i facchini: tutte le istituzioni sono ormai schierate contro l'iniziativa operaia in perfetto stile emiliano-romagnolo-PCI. Si va infatti dal TG3 fino alla Coop, dal PD alla Giunta, da Unindustria alla CGIL, passando per questura e procura. L'opinione pubblica non è stata informata, se non per mezzo della contro-informazione, dell'utilizzo che viene fatto in via sperimentale a Bologna delle bombolette spray cariche di gas velenosi, che la scorsa settimana sono state testate con grande dovizia dai carabinieri sui volti degli operai. Toccherà al movimento tornare a sollevare la questione e a non lasciare che abusi di questo livello passino nell'indifferenza. Di seguito l'appello alla mobilitazione per una nuova settimana di lotta scritto dal Presidio Permanente ai Cancelli della Granarolo: Nove mesi di presidio e picchetti ai cancelli della Granarolo, cortei e manifestazioni in città e nel resto d’Italia. Ad ogni appello alla solidarietà abbiamo risposto sempre mobilitandoci e dando il nostro contributo: dalla sollevazione del 19 ottobre a Roma, fino alle manifestazioni di lotta per il diritto alla casa a Bologna, da Pomigliano fino alle altre lotte operaie, o al fianco degli studenti e delle studentesse e delle donne delle pulizie. La scorsa settimana il nostro presidio permanente ai cancelli della Granarolo è stato aggredito con grande brutalità e violenza da parte della polizia: siamo stati presi a cazzotti in faccia, alcuni di noi sono stati torturati per ore mentre eravamo sdraiati sotto i camion per bloccarli e la celere ci ha ripetutamente spruzzato in faccia dei gas velenosi, due operai sindacalisti che erano accorsi per sostenere la nostra lotta sono stati arrestati, e la procura ha dichiarato che tanto per iniziare (!!!) sono state emesse 283 denunce contro i nostri scioperi e picchetti. La nostra storia è nota: siamo stati licenziati dopo aver scioperato per la prima volta insieme al nostro sindacato S.I.Cobas contro le condizioni di sfruttamento con cui venivamo schiavizzati e trattati da bestie per anni e anni nei magazzini della logistica della multinazionale del latte Granarolo. L’accordo firmato in Prefettura per risolvere la situazione non è stato rispettato dalle parti istituzionali e padronali, e così la nostra lotta ha ripreso più dura e determinata di prima. Contro di noi oggi si sono schierati e compattati tutti i poteri cittadini e nazionali: i padroni (con Granarolo e Lega Coop in testa!), CGIL e CISL (quest’ultima mesi fa aveva chiesto alla polizia di spaccarci le schiene a manganellate!), questura, procura, prefettura, stampa locale e Partito Democratico. Ma noi non ci siamo fatti intimidire. Sappiamo di non essere soli e forti delle nostre ragioni andremo avanti con determinazione e serenità fino a quando non verranno riconosciuti i nostri diritti e le nostre rivendicazioni. E’ arrivato il momento per la Bologna degna e solidale di schierarsi pubblicamente al fianco di una lotta che riguarda tutti e tutte, e facciamo appello ai movimenti cittadini e al sindacalismo conflittuale a prendere parola durante un assemblea pubblica in cui vogliamo organizzare insieme una manifestazione cittadina per sabato 1 febbraio. Studenti e studentesse, precari, migranti, operai, disoccupati, e lavoratori in lotta e solidali sono chiamati ad intervenire e a portare il proprio contributo. La nostra battaglia è la battaglia di tutti i movimenti in lotta per la dignità e la giustizia sociale! E’ arrivato il momento di denunciare pubblicamente lo sfruttamento a cui siamo sottoposti nei luoghi di lavoro, le violenze dello sfruttamento e di gridare tutti insieme “sciopero fino alla vittoria!” 

Assemblea cittadina mercoledì 29 gennaio, via Zamboni 38, 20:30 
Corteo “sciopero fino alla vittoria!” sabato 1 febbraio, piazza dell’unità 15:30 

 Il presidio permanente ai cancelli della Granarolo

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