15.1.14

#VELAFAREMOPAGARE: AGGREDITO UN COMPAGNO DEL S.I. COBAS

Fabio Zerbini del Si Cobas, è un’attivista impegnato e in prima linea per quanto riguarda le problematiche inerenti la logistica aziendale. Delegati ed operai e di tale settore e delle cooperative che combattono tenacemente per la riappropriazione di diritti così faticosamente conquistati e dai padroni, disconosciuti, negati, abrogati, da tempo oramai, subiscono vessazioni di ogni tipo: isolamento, minacce, ritorsioni, tutte tese ovviamente ad indebolire importanti lotte sindacali e a devitalizzare l’opposizione pugnace che i più caparbi e coraggiosi, portano avanti nonostante la tensione abbia raggiunto livelli di guardia insopportabili. Fabio Zerbini, non si è mai tirato indietro in importanti battaglie, dalla mobilitazioni antirazziste, fino alle criticità che il sistema azienda e il variegato e avvilente mondo delle cooperative propone. Fabio ieri è stato picchiato ferocemente, l’agguato era in perfetto stile mafioso e fascista e quindi da Stato borghese che Fabio contrasta e che ci macella, bisogna inoltre aggiungere che reali interessi malavitosi, allungano ombre cupe sul mondo cooperativo e sulle aziende per impossessarsi delle quote azionarie, rivelando in quest’aggressione un connubio profondo e oramai inestricabile - ammesso fosse stata necessaria l'ennesima conferma - tra il capitalismo e la malavita organizzata. A quest’uomo intelligente e appassionato, a questi lavoratori e delegati di base dediti unicamente alla difesa degli interessi di chi la terra la lavora, ricevendone miseria, dello sfruttamento che perpetrano le cooperative e sempre pronti a rigettare il compromesso vergognoso che vede ostaggio un permesso di soggiorno in cambio di un salario risibile, offriamo solidarietà e rabbia che si fa azione e sostegno. La spedizione punitiva che ha visto Fabio subire una violenza immane, non spaventa i compagni che non arretrano e non cedono di un punto nelle rivendicazioni e nelle lotte operaie. E facciamo nostra una sua vecchia dichiarazione ma sempre attuale: “Come in ogni guerra ancora in corso, nessuno può prevederne gli esiti finali. Dipenderà da molti fattori... quello determinante sarà lo schieramento attivo della parte più combattiva del proletariato, capace finalmente di scrollarsi di dosso i veleni del razzismo e di fare leva sulle proprie capacità in quanto classe internazionale”. 

PCL Firenze

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