19.3.14

IL 22 MARZO ALLE ORE 20.30 CENA DI SOLIDARIETA' CON I LAVORATORI ATAF A SEGUIRE DANIELE SEPE & ROTE JAZZ FRACTION IN CONCERTO

Alle ore 20.30 CENA DI SOLIDARIETA' CON I LAVORATORI ATAF 
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a seguire DANIELE SEPE & ROTE JAZZ FRACTION in CONCERTO

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STUDENTI E LAVORATORI UNITI NELLA LOTTA !

La (s)vendita dell'azienda di trasporto urbano, ATAF, ai privati (fra cui il Gruppo Trenitalia) ha completamente asservito il servizio pubblico alle logiche del mercato e del profitto privato, con conseguenze negative per tutti.
Da un lato, infatti, la nuova proprietà attacca i diritti dei lavoratori, per poterli sfruttare sempre più, con licenziamenti, tagli al salario, aumenti dei carichi di lavoro, frammentazione e precarizzazione dei contratti. Inoltre, alcuni lavoratori a tempo determinato hanno dovuto spostarsi in altre città o in paesi esteri (Germania) per non perdere il posto di lavoro... un vero e proprio ricatto!
Dall'altro, la privatizzazione comporta il peggioramento della qualità del servizio, con il ridimensionamento o la soppressione delle linee periferiche meno redditizie ma di fondamentale rilevanza sociale; senza considerare il futuro aumento delle tariffe di biglietti e abbonamenti, come è già avvenuto nella maggior parte delle città italiane. L' abolizione della convenzione ATAF-ARDSU per gli studenti borsisti si inserisce a pieno nelle nuove logiche aziendali. Queste “novità” infatti colpiscono le fasce più deboli della popolazione: lavoratori, precari, pendolari, anziani e studenti.
Gli stessi lavoratori si sono opposti duramente ai progetti dei nuovi padroni di Ataf, con più di 10 scioperi, cortei e presidi, e perciò stanno pagando il loro impegno con una repressione pesantissima: denunce, sospensioni e multe salatissime. Nell'ultimo sciopero di dicembre infatti i lavoratori hanno deciso di scioperare per due giorni, non rispettando le fasce di garanzia, per cercare di dare una risposta più forte all'azienda durante la trattativa in corso. Anche in altre città - Pisa, Livorno, Roma e Genova - i lavoratori hanno lottato contro le privatizzazione, in alcuni casi anche ottenendo delle vittorie.
Questo stato di cose è il frutto delle politiche padronali che ci vengono imposte a livello europeo per scaricare i costi della crisi sulle classi subalterne: privatizzazioni selvagge, precarietà, licenziamenti e attacco ai diritti sociali. Ma questa crisi non è nostra e non abbiamo intenzione di pagarla. L'unica soluzione è, quindi, sostenere queste lotte, non lasciare soli i lavoratori dell'Ataf di fronte alla repressione attuata da un nemico potente ma tutt'altro che invincibile: dare solidarietà concreta alle lotte degli autoferrotranvieri vuol dire anche rivendicare la necessità di un trasporto pubblico, gratuito e di qualità.

CPA fi-sud 
Collettivo Politico * Scienze Politiche

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