Alle ore 20.30 CENA DI SOLIDARIETA' CON I LAVORATORI ATAF
...
a seguire DANIELE SEPE & ROTE JAZZ FRACTION in CONCERTO
PER UN TRASPORTO PUBBLICO, GRATUITO E DI QUALITA' !
STUDENTI E LAVORATORI UNITI NELLA LOTTA !
La (s)vendita dell'azienda di trasporto urbano, ATAF, ai privati (fra
cui il Gruppo Trenitalia) ha completamente asservito il servizio
pubblico alle logiche del mercato e del profitto privato, con
conseguenze negative per tutti.
Da un lato, infatti, la nuova proprietà attacca i diritti dei
lavoratori, per poterli sfruttare sempre più, con licenziamenti, tagli
al salario, aumenti dei carichi di lavoro, frammentazione e
precarizzazione dei contratti. Inoltre, alcuni lavoratori a tempo
determinato hanno dovuto spostarsi in altre città o in paesi esteri
(Germania) per non perdere il posto di lavoro... un vero e proprio
ricatto!
Dall'altro, la privatizzazione comporta il peggioramento della qualità
del servizio, con il ridimensionamento o la soppressione delle linee
periferiche meno redditizie ma di fondamentale rilevanza sociale; senza
considerare il futuro aumento delle tariffe di biglietti e abbonamenti,
come è già avvenuto nella maggior parte delle città italiane. L'
abolizione della convenzione ATAF-ARDSU per gli studenti borsisti si
inserisce a pieno nelle nuove logiche aziendali. Queste “novità” infatti
colpiscono le fasce più deboli della popolazione: lavoratori, precari,
pendolari, anziani e studenti.
Gli stessi lavoratori si sono opposti duramente ai progetti dei nuovi
padroni di Ataf, con più di 10 scioperi, cortei e presidi, e perciò
stanno pagando il loro impegno con una repressione pesantissima:
denunce, sospensioni e multe salatissime. Nell'ultimo sciopero di
dicembre infatti i lavoratori hanno deciso di scioperare per due giorni,
non rispettando le fasce di garanzia, per cercare di dare una risposta
più forte all'azienda durante la trattativa in corso. Anche in altre
città - Pisa, Livorno, Roma e Genova - i lavoratori hanno lottato contro
le privatizzazione, in alcuni casi anche ottenendo delle vittorie.
Questo stato di cose è il frutto delle politiche padronali che ci
vengono imposte a livello europeo per scaricare i costi della crisi
sulle classi subalterne: privatizzazioni selvagge, precarietà,
licenziamenti e attacco ai diritti sociali. Ma questa crisi non è nostra
e non abbiamo intenzione di pagarla. L'unica soluzione è, quindi,
sostenere queste lotte, non lasciare soli i lavoratori dell'Ataf di
fronte alla repressione attuata da un nemico potente ma tutt'altro che
invincibile: dare solidarietà concreta alle lotte degli
autoferrotranvieri vuol dire anche rivendicare la necessità di un
trasporto pubblico, gratuito e di qualità.
CPA fi-sud
Collettivo Politico * Scienze Politiche
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