6.4.14

MONDO CONVENIENZA - LO SFRUTTAMENTO "al miglior rapporto qualità-prezzo del mercato"




"Offrire ai nostri clienti arredamento e mobili per le loro case al miglior rapporto qualità-prezzo del mercatoQuesto il nostro obiettivo. Non a caso il pay-off che accompagna il nome della nostra azienda recita: La nostra forza è il prezzo!”.
Così dice la pubblicità di una pagina del sito web di Mondo Convenienza che è una ditta specializzata nella grande distribuzione di mobili e complementi d'arredo a un costo competitivo e accessibile a tutti; è ovvio che una politica aziendale del genere abbia bisogno di scelte strategiche intelligenti e ponderate e per far questo, uno dei tasselli che compongo la sua sobria e oculata filosofia aziendale è quello di affidare in appalto il settore della logistica, in questo caso utilizzando i servizi della società operativa Sorpasso.
Il tutto è presentato come una sorta di “mondo delle meraviglie”, in cui le casette sono di marzapane e magari pure i mobili, la realtà è che questa, assieme ad altre del tutto analoghe, è l’invenzione e il mantenimento funzionale di un sistema che è in grado solo di sfruttare il lavoro e le cui uniche novità, quando vengono emendate, sono sempre peggiorative per i dipendenti.
Allo stato delle cose, gli operatori della società operativa Sorpasso, si sono mobilitati in uno sciopero perché a un certo punto si sono ritrovati nel bel mezzo di un cambio di appalto che ha riparametrato, ovviamente, al ribasso, secondo una pratica purtroppo assai diffusa nel mondo del lavoro per comprimere diritti e salario, le competenze spettanti ai lavoratori i quali si sono ritrovati di colpo senza TFR e, pur continuando a svolgere le medesime mansioni, con una netta diminuzione dei livelli retributivi già acquisiti.
In seguito alla rivendicazione dei propri diritti, è accaduto che un giorno che avrebbe dovuto esser come gli altri, i lavoratori della cooperativa hanno trovato chiuso, senza spiegazione alcuna, la sede del magazzino di Mondo Convenienza, a Campi Bisenzio, (Firenze), da qui è nata la protesta concretizzata in sit in e manifestazioni; è ovvio che dopo poco c’è stato l’intervento della polizia con la quale i lavoratori hanno avuto la peggio negli scontri con il risultato che molti di loro, sono finiti al pronto soccorso.
Gli scontri sono stati il giusto motivo (“per motivi disciplinari” recita il provvedimento) che la direzione della cooperativa ha addotto come causa per licenziare quarantotto dei sessantotto lavoratori e di dislocare gli altri venti ai magazzini di Rimini e Bologna, non tenendo in alcun conto il fatto che magari, qualcuno di questi abbia, con questo, dovuto riorganizzare la propria vita.
In tutto questo c’è anche una considerazione sulla quale vale pena di fare un piccolo ragionamento: c’è qualcosa che sfugge nell’organizzazione di Mondo Convenienza e lo si evince dal fatto che i lavoratori hanno sempre dichiarato di essere “dipendenti delle cooperative”, anche se la firma dei singoli contratti è avvenuta direttamente con Mondo Convenienza e di aver avuto, da sempre, come referenti i capi-area di quest’ultima, ma nel momento in cui c’è stato bisogno di rivendicare i propri diritti, l’azienda si è smarcata dall’interlocuzione rimandandoli alle cooperative.
Robert Conduracchi, rappresentante dei lavoratori spiega: “Non abbiamo chiesto soldi in più ma solo il rispetto di diritti fondamentali dei lavoratori: malattia, straordinari e tredicesima.
La risposta è stata farci trovare il magazzino chiuso.
I legali di Mondo Convenienza ci hanno offerto duemilacinquecento euro a testa per toglierci di mezzo senza fare confusione, ma abbiamo rifiutato.”
Allo stato la situazione rimane aperta, c’è solo l’amarezza di dover registrare l’ennesimo episodio in cui diritti, aspettative e persone vengono calpestate senza alcuna remora, dove la logica del profitto aziendale è l’unico valore ispiratore, nel totale disprezzo di qualsiasi elemento che possa creare turbativa alla sua dinamica.

Resistenza Rossa



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