10.5.14

TUTTI SCHIACCIATI SULLE POLITICHE SECURITARIE

Questa settimana su Metropoli è uscita la posizione di tutti e 9 i candidati a sindaco di Bagno a Ripoli sulla questione sicurezza. Notiamo con disgusto che TUTTI, tranne ovviamente il PCL, rincorrono la destra sul suo terreno. Ci presentano Bagno a Ripoli come se fosse una periferia di Rio de Janeiro o città del Messico, dove i cittadini vivono nel terrore di assalti e furti, come se si vivesse in un paese in guerra. Le proposte sono: più carabinieri e polizia, più posti di blocco, più telecamere, insomma vogliono trasformare il nostro comune in un piccolo Cile di Pinochet, dove le forze di polizia sono onnipresenti, dove c'è un grande fratello che ti controlla in ogni momento della giornata. Nessuno che parli di integrazione, di sicurezza economica, la risposta al disagio (voluto poi dagli stessi partiti che ci governano a livello nazionale e che sono i responsabili di questa crisi economica) è e deve essere militare. Il modello Renzi ha fatto breccia anche a sinistra. Non ci stupiscono le posizioni della destra fascista (fratelli d'italia) o di quella liberista, ci stupisce che invece la sinistra scende su questo terreno e si faccia dettare da fascistelli vari la propria agenda. Non bisogna dimenticare che i fautori dell'ordine e disciplina sono gli stessi che poi scendono in strada armati ed a Firenze assassinano due lavoratori senegalesi, a Roma un simpatizzante di fratelli d'italia spara ai tifosi napoletani. La prima sicurezza per noi lavoratori è far sparire dalla nostra società questi individui che si richiamano ad ideali infami sepolti dalla storia, con i fascisti non ci può essere nessun dialogo. La prima sicurezza è chiudere i covi fascisti. 

Simone Faini candidato sindaco PCL a Bagno a Ripoli

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