23.8.14

SOLIDARIETA' AL COMPAGNO EDO ED AL COBAS POSTE DI FIRENZE

I fatti oramai li conosciamo tutti, ad Edoardo Todaro, sindacalista che spende il suo impegno, con forte determinazione e senza “SE” e senza “MA” sul fronte RSU e RLS, attivista dei Cobas, giunge dapprima una sanzione, con la motivazione di: “inosservanza di doveri e obblighi di servizio”, alla quale fa seguito una decurtazione sulla busta paga, quantificabile in quattro ore di servizio e la sospensione dal lavoro, con la pretestuosa enfatizzazione di un gesto scorretto che vorrebbe il mezzo elettrico utilizzato per consegnare la posta, fotografato dallo stesso, una volta caricata la corrispondenza in modo disordinato e sommandovi successivamente, l’accusa assolutamente infondata, di aver recato offesa a tre dirigenti dell’azienda.La cosa invece, va raccontata per quella che effettivamente è: Todaro, portalettere alle Poste Italiane da trent’anni, in poco più di un mese, ha ricevuto due sanzioni disciplinari e un’azione forte, eccessivamente forte e che di norma il padronato esprime in tal modo, quando il lavoratore si sottrae alla logica di servile sfruttamento. Edoardo, insieme ai Cobas, è in prima linea da sempre nella difesa di un diritto, nella restituzione di una dignità, personale e lavorativa. E di lui, non manca mai la preziosa presenza nel ribadire il concetto importante e spesso sottovalutato che si è continuamente in lotta perché la nostra vita non sia tenuta in ostaggio e ricattata dai padroni che ci vorrebbero assoggettati alla logica del guadagno e alle proprie assurde corvées. Sempre presente, insieme agli altri compagni dei Cobas, ai cortei, ai presidi, durante le manifestazioni e a quello sciopero nazionale contro la privatizzazione delle Poste che è stata la ragione ultima e unica in realtà, dell’azione odiosa e repressiva da parte di Poste Italiane. La sua presenza all'interno dell'azienda è scomoda. Edoardo, postino e delegato sindacale, è il portavoce dei lavoratori per la sicurezza all’interno di Poste Italiane. E’ un sindacalista scomodo dunque, un uomo che va ridimensionato, “squalificato” ed infatti, netta e puntuale è arrivata l’assurda accusa, di non fare bene il suo lavoro, anche se sono ormai trent’anni che i fiorentini ricevono la posta grazie al suo lavoro.O forse, si mette in dubbio l’operato e la professionalità di Todaro, perché, da buon lavoratore e sindacalista, ha fatto presente, denunciando pubblicamente, che le riorganizzazioni, le chiusure e i tagli voluti da Poste Italiane peggiorano non solo i servizi verso i cittadini, ma determinano condizioni di lavoro sempre più intollerabili? L’esempio più facile a cui fare riferimento, è dato dal fatto che non è più possibile consegnare lettere e pacchi affidati giornalmente ai postini all’interno dell’orario di lavoro, perché di numero elevato, decisamente troppi per il carico quotidiano. I Cobas hanno denunciato lo stato di cose, lui ha pagato e sta pagando, lui è stato punito. La situazione si profila sempre più difficile, per non dire drammatica. Il Governo Renzi ha oramai stabilito come inevitabile, la privatizzazione di Poste Italiane, che significherà la rapace e predatoria gestione di risparmi familiari, che si ritroveranno ad affidare i personali e sempre più spesso piccoli patrimoni a referenti privati. Esempio evidente di una politica liberista preoccupata unicamente del proprio privilegio e alla genuflessione al capitale. Nei giorni scorsi è stata organizzata una manifestazione di solidarietà verso Edoardo, a questa hanno partecipato tutti quelli che intendono contrastare l’arroganza del potere e un comunicato, emesso dopo la manifestazione recita: “Questa evidente espressione di autoritarismo, che umilia la democrazia sindacale, mostra quanto si siano degradate, nei luoghi di lavoro, le condizioni nelle quali è possibile esercitare l’azione di tutela verso i lavoratori”. Il PCL è con Edoardo Todaro, affinché Poste Italiane annulli i due provvedimenti nei suoi confronti, sulla scorta del concetto che non si fanno i quattrini sulla pelle di chi lavora e non si umilia chi difende tutti giorni il diritto ad un impiego che sia quanto meno dignitoso e non il gioco perverso e a rimpiattino del profitto. 

Solidarietà al compagno Edoardo
Solidarietà al Cobas Poste di Firenze 

PCL Firenze

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