Circa 160 lavoratori dei supermercati "IL CENTRO" della provincia di Firenze e Arezzo, rischiano di perdere il
posto di lavoro dopo l'annuncio del fallimento e la relativa chiusura dei punti vendita,
Il giudice,di conseguenza, ha deciso di mettere i supermercati nelle mani del curatore fallimentare in attesa che venga bandita l'asta.
La FILCAMS Cgil sta spingendo molto per accelerare la messa in vendita per permettere al più presto che qualche imprenditore possa acquistare la catena di distribuzione ,inoltre la stessa CGIL ha richiesto alla commissione lavoro della regione la cassa integrazione straordinaria,difficilmente verrà concessa,per I 137 dipendenti a contratto indeterminato di stanza tra la Liguria e la Toscana.
Altra storia simile è quella dei supermercati Despar e Eurospar, della Toscana, che si stanno avviando a tirare giù i bandoni, oltre al magazzino Cadla, che da Arezzo riforniva tutti i negozi Despar e prima anche quelli de "Il Centro", che Cadla aveva preso in affitto dopo il fallimento dei fratelli Gaito,
proprietari del marchio. La cosa particolare è che sia Despar che Cadla appartengono alla stessa società, la Due-Gi dei fratelli Carlo e Claudio Giannetti, che adopera in una logica di distribuzione e vendita, in poche parole Cadla distribuisce e Despar vende.
Intanto mentre si aspetta la sentenza del tribunale, sul concordato preventivo richiesto dai fratelli Giannetti, rischiano di restare per strada 600 lavoratori dei supermercati e circa 200 di Cadla, perché sembra che quasi tutti i negozi saranno inglobati dalla grande distribuzione (alcuni già acquistati da Conad) anche se non si sa ancora quanti né se in quelli che già hanno un probabile compratore saranno riassunti tutti i lavoratori.
Mentre per adesso non sembra esserci un futuro per l'azienda logistica aretina Cadla e per i suo facchini, infatti dopo che a Giugno avevano accettato il contratto di solidarietà, abbassandosi lo stipendio, si sono visti bloccare i camion dalla cooperativa che gestisce le consegne. I lavoratori di Cadla chiedono a gran voce solidarietà.
La Cgil ha subito tuonato che ha creare la crisi sono state, oltre la cattiva gestione e investimenti sbagliati, le liberalizzazioni di
mercato fatte dal governo Monti, lo stesso governo (hanno la memoria corta) di cui i sindacati confederati sono stati complici. Senza accennare minimamente allo stato di sfruttamento presente all'interno di tutti i supermercati, che usano come perno imprescindibile della loro politica interna, contratti a tempo determinato a orario part-time, che mai rispettano, che consentono ai supermercati di avere un continuo ricambio di forza-lavoro da sfruttare con il ricatto di una possibile assunzione che difficilmente avviene, almeno che non si sia costretti o disposti a lavorare a periodi alterni, ed accettare questa folle logica di sistema per anni con paghe da cani, la stessa cosa vale per i lavoratori della varie cooperative che lavorano all'interno degli stessi supermercati.
La Cgil inoltre, non unificando le vertenze dei lavoratori dei vari supermercati, e dei facchini della logistica, dimostra l'ennesima volta di fare il gioco dei padroni, continuando, come fanno da 30 anni a questa parte in ogni "battaglia" sindacale, a isolare le varie vertenze di lotta nel chiuso delle aziende, così da non consentire la formazione di un movimento dei lavoratori che possa combattere ad armi pari contro il padronato e il governo della borghesia.
Il Partito Comunista dei Lavoratori Sez. Firenze esprime solidarietà e si schiera al fianco di tutti i lavoratori dei supermercati e
della logistica,che rischiano di perdere il posto di lavoro a causa della speculazione e a causa dei giochi finanziari,di imprenditori, figli di un capitalismo sempre più allo sfacelo che da anni cercano di riformare gravando sempre più le condizioni della classe operaia.
CON I LAVORATORI DEI SUPERMERCATI "IL CENTRO" E "DESPAR"
CON I FACCHINI DELLA SOCIETA' LOGISTICA "CADLA"
PER UN GOVERNO DEI LAVORATORI!
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI SEZIONE FIRENZE
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