Venerdi 12 dicembre alcune migliaia di lavoratori sono scesi in piazza a Firenze per lo sciopero generale di CGIL e UIL. Una manifestazione numerosa e partecipata ma caratterizzata da un clima di rassegnazione. Un corteo lungo ma silenzioso, con migliaia di lavoratori pronti a lottare ma chiamati dalle burocrazie sindacali a scioperare oltre il tempo massimo. Scendere in piazza a giochi fatti, con il Job Act già approvato, è l'ennesimo tradimento dei confederali. Lo sciopero generale andava fatto a metà ottobre quando il Job Act ancora non era stato approvato, farlo oggi significa chiamare in piazza i lavoratori per fargli digerire l'ennesima sconfitta.
La CGIL ormai ci ha abituato a questo ed altro, da domani dobbiamo ripartire consapevoli che si è prodotto una rottura forse irreparabile tra il mondo del lavoro ed il PD, consapevoli che troveremo sulla strada ostacoli come le burocrazie sindacali.
Al clima di oggi di rassegnazione vogliamo contrapporre il clima del 14 novembre, quando migliaia di lavoratori sfilarono per le strade di Firenze in una giornata di vera lotta di classe. Invitiamo quindi tutti i lavoratori e le lavoratrici a non rassegnarsi, a non stare a sentire i traditori (confederali, sinistra riformista, ecc) ma ad unirsi in un grande fronte di lotta anticapitalista, che riparta dalla lotta contro il governo Renzi per una vera alternativa di società basata sul potere dei lavoratori.
PCL Firenze
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