Vogliamo esprimere le migliori felicitazioni a quella categoria che in passato veniva chiamata "giornalisti" e che chiameremo per facilitare la comprensione a tutti "pennivendoli".
Complimenti a voi tutti per l'eccellente lavoro svolto nell'adempiere a quello che è il vostro primario compito: servire.
Anche se forse la parola servo non è la più adatta a definire la vostra condizione.
Infatti vi sono stati servi intelligentissimi in passato e colti quanto basta per approfittare delle contraddizioni del despota di turno che li governava, riuscendo in alcuni casi persino ad emanciparsi.
Questo purtroppo non può essere il vostro caso, vista la vostra pochezza culturale.
Ma ugualmente, complimenti!
In una giornata delicata come quella del 25 Aprile, siete riusciti ad esaltare gli eventi principali con enfasi degna di un seminarista.
Avete così glorificato manifestazioni di persone sedute in platea , in piazza Signoria , composte da 300 partecipanti + 150 fra carabinieri, polizia municipale e gonfaloni vari.
Avete con zelo forse nemmeno troppo richiesto incensato il "nulla" dei discorsi dal trono del podestà di turno.
Vi siete adoperati a cercare la più piccola e meno frequentata fiera di quartiere in cui si parlasse di "salamella" e certamente non di resistenza.
Infine avete pervicacemente perseguito l'obiettivo di ignorare una manifestazione pomeridiana in un quartiere storico fiorentino che ha visto sfilare in corteo più di 2000 persone, con una presenza nell'arco di tempo in cui è durata (dalle 14 alle 24) di più di 4000 partecipanti, che vomitava rabbie che certamente non dovete sentire e soprattutto di cui non dovete parlare.
E' una manifestazione che ogni anno si gonfia sempre più di partecipazione
Chissà, forse un giorno quella manifestazione sarà talmente frequentata da straripare fino agli uffici delle vostre redazioni, probabilmente inducendovi a scrivere qualche riga di sommaria falsità, ma non dovete preoccuparvi.
Non lo farete.
In quel caso saranno le maestranze a scrivere e a far girare le rotative, dopo avervi eufemisticamente "esautorati " dai vostri onerosi impegni di "servi pennivendoli", ricordandovi una volta per tutte che la "memoria" è nostra e nient'affatto condivisa.
PCL Firenze
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