15.10.15

SABATO 17/10/ 2015 - IL PCL E’ A PIAZZA SAN MARCO- CONTRO LA REPRESSIONE, SOLIDALE AI COMPAGNI COLPITI E SEMPRE ANTIFASCISTA



La repressione si rende di questi tempi pervasiva e violenta quando la si contrasta con decisione. La repressione è anche, è soprattutto la scure che cala di mannaia quando alla peggiore porcilaia fascista, si risponde fermi di azione militante.
I fatti di Piazza della Repubblica e le vicende che si sono susseguite alle Piagge, nella recrudescenza di distanza, l’una di due anni, l’altra di sei mesi, dimostrano chiaramente che talune dinamiche in seno alla dialettica della democrazia borghese, sono lontane a morire, anzi si rinfocolano, soprattutto quando la teppa nera sapientemente diretta, si rende strumentale al facile forcaiolo pretesto xenofobo e nella finalità ultima dello sfruttamento dei proletari e malgrado la stessa, si sia presa anche il disturbo di legiferare uno Scelba quasi mai applicato.

E’ drammatico pensare che solo l’azione degli antifascisti, si sia configurata come allarme ed avvertimento per quanto consentito alle Piagge, diversamente, si sarebbero tranquillamente tollerate le provocazioni di Forza Nuova - sulla vulgata oramai consueta da tali figuri portata avanti, riguardo l’emergenza della crisi economica.
E infatti: Firenze, città medaglia d’oro della Resistenza, si è vista oltraggiata dalla decisione della Questura, di concedere l’agibilità di piazza a quell’estrema destra, marcescente e di putrido frutto, di un Roberto Fiore e Massimo Morsello .

Il fascismo e chi ne fa apologia, compie reato, impedirne dunque ogni tipo di intervento politico, non si rende come la negazione di un diritto ma piuttosto si palesa come la capacità di rigettarne in forti anticorpi, le molteplici e subdole forme ed espressioni.

Non è possibile infatti assistere, indifferenti, ai fomentatori di odio che soffiando sulla brace del malcontento, del disagio della solitudine e degrado delle periferie, utilizzano il particolare e difficile momento storico per dividere il fronte della classe.

Ciò che è accaduto a via Pistoiese, il 6 dicembre, in realtà dimostra altro, rende evidente la cecità,  l’irresponsabile conduzione dell’ordine pubblico e quindi, ancor più gravemente  l’incapacità politica nell’amministrazione cittadina.

Ciò che è stato richiesto tra pene detentive e condanne ai militanti antifascisti e ad un compagno del Pcl, non possono non avere l’evidenza di un’ulteriore offesa e ferita, nella provocazione da parte di Forza Nuova, di nuovi cortei (che proprio oggi sfileranno a Firenze e Bologna).
A maggior ragione e nella cornice di tale pericolosa ascesa e della destra più livida, camaleontica eppure sempre pronta e presente quando si tratta di cavalcare e svuotare le crisi cicliche del capitalismo a proprio vantaggio, nella propaganda della paura, di certo non calmierata dal sistema di informazione che piuttosto ne esalta gli stereotipi, è importante dare ancora una volta un segnale forte che dia la misura esatta del capo mai chino, di una voce che non si tacita, a dispetto del deterrente autoritario e giudiziario che sbirraglia e magistrati, offrono in dimostrazione muscolare.

E se i fascisti, possono godere del servizio d’ordine armato delle forze dell’ordine, gli antifascisti, continueranno, pur se di continuo criminalizzati, nella lotta estenuante per contrastarli, in particolar modo in tutti quei tentativi che costoro utilizzano nell’ alimentare insicurezza ed odio sociale.

E’ importante dunque la presenza di tutti i compagni e le realtà antifasciste in azione di solidarietà e pugnace resistenza, al corteo di sabato 17 ottobre, alle ore 15.00, in piazza San Marco.

PCL - SEZ. FIRENZE

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