4.5.16

BILANCIO DEL "1 maggio di festa e di lotta"



Non era ne facile ne scontato il successo del "1 maggio di festa e di lotta". Tante erano le ragioni che nei giorni precedenti ci avevano preoccupato. Per prima cosa la data del 1 maggio nella nostra città era una data dimenticata, da anni non veniva più celebrata in maniera unitaria dalle realtà della sinistra antagonista. Se si escludono le lodevoli iniziative di alcune realtà (come per esempio il Fondo Comunista che per anni ha organizzato il pranzo quando nessuno organizzava niente) la data del 1 maggio a Firenze non era diventata altro che il giorno del dopo notte bianca, svilendo in maniera scandalosa la festa internazionale dei lavoratori. Ci preoccupava anche la vicinanza con la giornata del 25 aprile che a Firenze ha visto la partecipazione di migliaia di persone in piazza Santo Spirito, non era facile quindi organizzare un nuovo evento a soli sei giorni di distanza. Non ultimo ci si erano messe anche le previsioni del tempo che avevano dato per domenica 1 maggio pioggia e freddo per tutto il giorno.
Nonostante ciò l'entusiasmo di rilanciare una scadenza di lotta così importante ci ha fatto andare avanti e crederci fino all'ultimo. Abbiamo avuto ragione, le tre iniziative messe in campo dalle tante realtà sindacali, politiche, sociali e studentesche, sono tutte quante riuscite, sia a livello politico che come partecipazione.
La giornata è iniziata con un partecipato presidio davanti al supermercato della Carrefur in via Ricasoli, aperto nel giorno della festa dei lavoratori. Per quasi due ore decine di militanti hanno esposto striscioni, volantinato, parlato con le persone che entravano nel supermercato invitandole al boicottaggio. Abbiamo riscontrato una notevole attenzione alle tematiche esposte, molte persone hanno deciso di non entrare a fare la spesa e se ne sono andate con il volantino in mano, cosa ancora più importante è stata la reazione dei lavoratori del Carrefur che hanno deciso di uscire per parlare con i manifestanti e per spiegare come si trovano in situazione di ricatto e costretti a lavorare anche nei giorni festivi.
La giornata è poi proseguita con il consueto pranzo al Fondo Comunista di via Rocca Tedalda, come tutti gli anni grande è stata la partecipazione popolare, quasi cento persone a tavola e decine alle iniziative culturali del dopo pranzo. Come sempre decisiva è la partecipazione di tanti abitanti delle case minime.
Dalle 18 fino a mezzanotte alla festa in piazza de Ciompi hanno partecipato centinaia di persone. Li si sono susseguiti gli interventi delle realtà che anno promosso l'iniziativa e poi è iniziata la serata musicale prima con Lapo Dj e poi con l'hip hop dei Cas Crew. Nella piazza erano presenti i banchini dei sindacati di base, del movimento di lotta per la casa, del Collettivo Autonomo universitario, del PCL, dei Carc, dell'Usi e dell'Ateneo Libertario, dei collettivi del Galileo e dell'Alberti, dell'associazione "firenze, le piazze degli anni '70.
Quello di questo anno è stato il primo passo per rilanciare una scadenza come quella del 1 magio che in futuro dovrà tornare ad essere un momento di lotta unitaria tra lavoratori, studenti, migranti e disoccupati.


I compagni e le compagne che hanno organizzato il "1 maggio di festa e di lotta".

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