13.1.17

ALI MUSE ENNESIMA VITTIMA DEL CAPITALE

Sembra un paradosso il fatto che un uomo possa salvarsi da una guerra, sopravvivere ad un viaggio lungo ed estenuante e una volta salvo, non libero attenzione, ma salvo, dover morire soffocato dal fumo causato da un incendio scoppiato dentro un capannone vicino Sesto Fiorentino proprio dove una volta si vendevano i mobili di Aiazzone, mentre oggi funge da ostello improvvisato per decine di migranti senza fissa dimora.  Alì Muse era Somalo ed era in attesa del permesso di soggiorno definitivo, un pezzo di carta che per lui avrebbe significato una nuova vita,  pezzi di carta uguali identici a quelli che servivano per il ricongiungimento familiare con  moglie  e figli, che Alì, tra le fiamme, ha cercato di recuperare; perchè Alì era riuscito a sfuggire anche a quell'ennesimo inferno, salvo poi rientrare e non uscire mai più.

Troppo importanti quei documenti, sopratutto in un paese dove un migrante che non ne dispone è destinato ad essere un "fantasma"; purtroppo ad oggi un migrante per le questure, prefetture e per lo stesso Stato, non è considerato un uomo, ma un nome e cognome stampato sopra un foglio da far esaminare  da una commissione, e non gli  importa se scappi dalla guerra, da una dittatura o semplicemente dalla fame, come non gli importa se durante la lunga attesa  per ottenere i documenti sei costretto a vivere per strada o in un capannone abbandonato, come quello in cui è morto Alì.

Ma il paradosso più grande è quello che tutto questo sia successo a Firenze, dove proprio pochi giorni fa il presidente Enrico Rossi elogiava il sistema di accoglienza della  Toscana descrivendolo come il migliore in Italia, in una città che ormai da troppi anni è stata snaturata da una combriccola di burattini al servizio del capitale, che hanno trasformato il centro storico in un " Parco divertimenti " per ricchi turisti spendaccioni, con i suoi eventi e sfilate di gala. Quando più in la, nelle periferie lontane dagli occhi dei turisti, Alì Moussa  muore carbonizzato in un capannone abbandonato e altri 100 migranti rimangono senza un tetto. 
DOCUMENTI PER TUTTI !
LIBERTA' DI CIRCOLAZIONE PER TUTTI I MIGRANTI! 
Partito Comunista dei Lavoratori sez. Firenze

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