7.1.13

Contro i licenziamenti al fianco dei lavoratori ATAF


Contro i licenziamenti al fianco dei lavoratori ATAF

La privatizzazione dell’ATAF, voluta a tutti i costi dal sindaco Renzi, non ha tardato a manifestare i suoi effetti: 194 “esuberi” annunciati, e aumento del costo del biglietto da 1,20 a 1,50 euro. Inoltre è prevista la chiusura della mensa aziendale dal 1 febbraio con una ulteriore perdita dei posti di lavoro. Ai lavoratori inidonei (quei lavoratori che per svariati motivi non possono più guidare) è stata spedita una lettera che dal 31 gennaio li mette in aspettativa.
Così ancora una volta a pagare le conseguenze di una gestione scriteriata, da parte della dirigenza e del presidente Filippo Bonaccorsi, del servizio di trasporto pubblico fiorentino, dovrebbero essere i soliti noti: lavoratori e utenti.
I primi licenziamenti sono già avvenuti, come sempre ai danni dei soggetti più deboli e meno tutelati nell’ambito del rapporto di lavoro: gli apprendisti. Le prime lettere di licenziamento sono state consegnate il 23 dicembre, recapitate agli autisti durante il loro turno di lavoro. Tale modalità di consegna aggiunge al dramma della perdita del lavoro l’irrisione da parte della proprietà, che si dimostra totalmente priva di rispetto verso la dignità dei propri dipendenti.
Del resto Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie, nuova proprietaria, tramite la società Busitalia, del ramo trasporto di ATAF, è stato chiaro in merito: "Vedremo come trattare gli esuberi . Non ci sono garanzie a priori. Gestiremo l'Ataf in maniera imprenditoriale, applicando gli stessi metodi che ci sono dentro le Ferrovie, come ogni azienda del gruppo" (la Repubblica, 5 dicembre).
Il PCL si schiera senza riserve a fianco dei lavoratori, ai quali esprime la propria solidarietà incondizionata e garantisce il proprio appoggio nella lotta. Invitiamo i lavoratori stessi e tutte le realtà di movimento che nel corso del tempo hanno partecipato alle lotte dei dipendenti dell’ATAF a mobilitarsi congiuntamente, per fare fronte comune contro i licenziamenti e per difendere i posti di lavoro. I responsabili di questa situazione sono noti. Non siano sempre i lavoratori a pagare le colpe di altri.

SOLO LA LOTTA PAGA!

Partito Comunista dei Lavoratori Firenze

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