8.2.13

PRESIDIO ANTIFASCISTA AD AREZZO - FUORI CASAPOUND DALLA NOSTRA CITTA'


Puntuali, anche perchè in campagna elettorale, si ripresentano nella nostra città i “fascisti del terzo millennio” di Casapound.
Nonostante tentino con ogni mezzo di costruirsi una facciata presentabile, la loro vera essenza, quella di nostalgici neofascisti, viene fuori con chiarezza, anche se in molti fanno finta di non vedere accreditandoli come movimento democratico, tanto da concedergli spazi pubblici e di rappresentanza istituzionale.
I membri di Casapound, non solo si dichiarano orgogliosamente, e incostituzionalmente, fascisti, ma sono anche gli stessi camerati di quel Casseri che, poco più di un anno fa, uccise a Firenze due giovani senegalesi.  Sono gli stessi camerati del “candidato”  napoletano alle politiche che voleva stuprare una ragazza perché ebrea….e sono gli stessi responsabili di azioni violente in giro per il nostro Paese.
Questa volta si presentano come i difensori della “memoria”, loro che hanno memoria corta e distorta!
Hanno avuto il permesso di fare un corteo attraverso la città per andare a rendere “onore”,  con il loro solito armamentario di “A Noi!” e saluti romani ai “martiri delle foibe”, forti  di cifre e numeri mai verificati e usati da sempre dalla propaganda fascista e dai loro “storici” faziosi e parziali.
La realtà è che la “giornata del ricordo” è stata istituita nel 2004 dal governo Berlusconi su proposta del fascista Roberto Menia a conclusione di una campagna iniziata fin dal ’43 dai Repubblichini di Salò e continuata nel dopoguerra dai fascisti del MSI e dai loro epigoni. Lo scopo è fin troppo chiaro: ribaltare la realtà storica per screditare i partigiani  e cercare di riabilitare il ventennio fascista e i “repubblichini”, nascondendo le atrocità e  i crimini commessi dai fascisti italiani durante l’occupazione delle colonie e della Jugoslavia durante la seconda guerra mondiale.
Vogliamo ricordare che, in provincia di Arezzo, vicino ad  Anghiari in località La Motina, è esistito il campo di concentramento di Renicci, che internava prigionieri civili jugoslavi e  oppositori politici, e che ne esistevano altri 200 lungo tutta la dorsale appenninica, in cui  almeno 100.000 deportati subirono stenti, torture e malattie e migliaia trovarono la morte.
Vicende dolorose che vanno studiate e contestualizzate, e che invece vengono strumentalizzate per propaganda da movimenti neofascisti di ieri e di oggi, con la complicità colpevole delle istituzioni.
E’ ora di smascherare i fascisti di casapound e di farla finita con la loro presenza fino ad oggi troppo tollerata ad Arezzo, città antifascista!

ORE 18 PRESIDIO ANTIFASCISTA PIAZZA SANT'AGOSTINO

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