16.5.13

MOVIMENTO 5 STELLE OVVERO LA POLITICA A META' PREZZO



Negli ultimi mesi molti autorevoli commentatori, sommi intellettuali e giornalisti d'essai, si sono avvicendati nello stilare, proporre e divulgare le proprie analisi riguardo al fenomeno del Movimento 5 stelle. C'è stato, è c'è tuttora, chi lo ha inquadrato come un movimento qualunquista, chi lo ha bollato come fascista e populista, chi invece lo colloca nella sinistra radicale o chi guarda ad esso come punto di riferimento per la costruzione di un nuovo soggetto politico a sinistra. Tutte le varie analisi fin qui approntate, si limitano solamente ad evidenziare alcuni tratti superficiali del M5S, mettendo in risalto ora quella caratteristica ora l'altra ma senza però andarne a carpire l'essenza, senza dispiegarne la vera natura. 
Innazitutto, al fine di capire bene cosa è il movimento 5 stelle, c'è bisogno di partire da ciò che esso si propone di essere, sin dalla sua nascita e quindi ciò che esso attualmente è: Il M5S è sostanzialmente un brand, un trade mark, un prodotto di consumo che il suo creatore e principale testimonial vende ai propri avventori attraverso il suo blog personale dal quale ricava ogni anno circa 5 milioni di euro. 
Il funzionamento stesso del M5S è pari a quello di un'azienda: c'è il padrone ( Beppe Grillo), ci sono i soci e gli investitori ( Casaleggio), ci sono i dipendenti ( attivisti, consiglieri comunali, regionali e parlamentari), i testimonial ( Dario Fo, lo stesso Beppe Grillo) ed infine ci sono i consumatori ( gli elettori). Il mercato nel quale viene venduto questo prodotto sono, appunto, le elezioni. 
E come in tutti i mercati c'è innanzi tutto da competere con la concorrenza e da fidelizzare il cliente: Per quanto riguarda il primo aspetto il M5S si pone in piena concorrenza con tutte le altre offerte. Concorre con le destre sulla xenofobia, lo ius soli, l'anti-europeismo, concorre con la sinistra sul reddito di cittadinanza, sulla nazionalizzazione delle banche, sfida gli ambientalisti con le energie rinnovabili, stringe l'occhio ai liberisti proponendo l'abolizione del sindacato, ed infine garantisce i valori cattolici per quanto riguarda i temi dell'aborto ecc.. 
Ma ciò che fa la differenza, all'interno del mercato elettorale, non è solo la qualità del prodotto ma, come sempre, il prezzo del prodotto stesso. E questa è l'arma vincente del M5S: esso ha la peculiarità di vendere tutte le succitate proposte politiche ( rubando clienti ai diretti concorrenti) ma a metà prezzo, cioè proponendo di fare tutto ciò che anche i partiti tradizionali propongono singolarmente, ma rinunciando ad una buona parte dei finanziamenti pubblici. Che dire, un'offerta allettante: un programma elettorale che offre un carnet di proposte politiche adatte a tutti i gusti ( destra centro e sinistra) e a tutte le tasche, in quanto si promette di realizzarlo senza rimborsi elettorali e con 160 parlamentari i quali guadagnano come 80. 
Insomma, per far fronte alla crisi, pure la democrazia è stata messa in saldo....

G.C. PCL EMPOLI

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