8.7.14

1968-1977 Lotte Operaie Lotte studentesche,la sinistra extra parlamentare, PRIMO INCONTRO CON MAURIZIO LAMPRONTI





LA NASCITA DEL PARTITO COMUNISTA D'ITALIA  E DELLE OPPOSIZIONI INTERNE.


 Per comprendere meglio la storia del movimento rivoluzionario in italia,dobbiamo partire dalla nascita del Partito Comunista D'Italia.
Il PCd'I nacque nel 1921 a Livorno,per scissione della mozione di sinistra del Partito Socialista Italiano guidata da Antonio Gramsci e Amedeo Bordiga.La scissione fu causata dal fatto che Bordiga riteneva ci fosse un' incompatibilità tra "socialismo e democrazia" e che i proletari si sarebbero appropriati del potere politico,strappandolo alla minoranza capitalista,solo tramite la lotta armata e con l'azione rivoluzionaria, quindi  non avrebbero dovuto nemmeno presentarsi alle elezioni,formando cosi una corrente interna al PSI denominata "comunista astensionista".Fu proprio questa corrente alla quale si aggiunse quella Torinese de "L'Ordine Nuovo" di Antonio Gramsci e Palmiro Togliatti a uscire dal PSI e dare vita al Partito Comunista D'Italia.
Dalla nascita fino al 1923 il PCd'I rimase su posizione Bordighiste,ma proprio in quell'anno Amedeo Bordiga venne arrestato dalla polizia per "complotto contro lo stato" l'arresto fu causato anche dall'avvento di Benito Mussolini alla guida del paese.
L'assenza di Bordiga facilitò  i piani di Mosca che aspirava a un maggior controllo sul partito italiano,infatti nel 1926, a Lione si svolse clandestinamente  il III° congresso del PCd'I in cui  le "Tesi di Lione" presentate da Gramsci,misero in minoranza la sinistra Bordighista che venne accusata di "settarismo".
Nello stesso anno  Bordiga e Gramsci vennero arrestati dai fascisti e mandati al confino a Ustica,di conseguenza il partito passò nelle mani di Togliatti che volle solidificare maggiormente i rapporti con L'Unione Sovietica,questi rapporti si interruppero bruscamente nel 1929 a causa della presenza di Angelo Tasca, che aveva sostituito Togliatti a Mosca.Angelo Tasca favorevole alla destra sovietica di Bucharin,che in quegli anni si contrapponeva a Stalin,finì per essere espulso da Togliatti che riallineò il partito su posizioni staliniste.
L'anno seguente Togliatti espulse per Trotskismo dal partito,Bordiga,Tresso,Leonetti e Ravazzoli.
Con il consolidarsi del fascismo e la messa al bando delle formazioni di sinistra,molti militanti del partito,ma anche gli espulsi Trotskisti e Bordighisti furono costretti ad emigrare all'estero,quest'ultimi verso Francia e Belgio,quindi l'attività di queste formazioni si svolse all'estero subendo  tentativi di uccisione avvolte purtroppo riuscite da parte degli stalinisti,che si ripeteranno  in Italia anni dopo durante la resistenza.
Con lo sbarco degli americani,nel 1943,tornarono attive le formazioni che il fascismo aveva chiuso tra cui il PCd'I e le opposizioni Trotskiste e Bordighiste,la cosa curiosa è che nacquero altre opposizione esterne e interne al partito, ma anche  all'interno delle bande partigiane che nutrivano idee particolari perchè ritenevano sconnesso il legame tra la politica dell'Unione Sovietica e quella politica portata avanti da Togliatti  dopo la "svolta di Salerno",avvenuta nell'Aprile 1944,in cui Togliatti sconvolse la linea del partito,sotto impulso di Stalin e propose la creazione di un "fronte popolare" in cui partecipassero tutti i partiti presenti nel CNL per dar vita a un governo di unità nazionale, approvando più tardi  anche articoli favorevoli alla DC,il più scandaloso fu l'art.7 che approvava i patti lateranensi,dando vita a proteste da parte di tutti i movimenti di sinistra,ad esempio a Roma,dove si consumò una forte contestazione da parte di un gruppo composito chiamato "bandiera rossa"  al cui interno si variava su posizioni d'appoggio all'Urss di Stalin a posizioni trotskiste prese completamente dalle pubblicazioni provenienti dalla Francia portate avanti dagli espulsi Trotskisti del PCd'I nel 1929.

NASCE LA PRIMA ORGANIZZAZIONE TROTSKISTA IN ITALIA DEL DOPOGUERRA

Anche in Italia nacque un organizzazione Trotskista e il tutto accadde un po per caso,dal momento che Leonetti,Tresso e Ravazzoli erano stati messi in grado di non nuocere,nel senso che Tresso fu ucciso da partigiani stalinisti nel tentativo di evadere da un carcere dove era rinchiuso,Ravazzoli andò in Belgio e non tornò  mai in Italia e Leonetti stette molti anni in Russia in posizione molto defilata.
Con gli americani che liberarono il meridione ripresero i contatti che con il fascismo si erano interrotti specialmente in Puglia dove non si aveva nessun tipo di contatto con il centro del partito che era clandestino all'estero.
Infatti durante il fascismo funzionava che il partito dal Belgio,dalla Francia o dalla Svizzera aveva dei contatti nelle varie regioni a cui mandava dei corrieri con l'Unita clandestina,volantini,stampe ecc...A Foggia questo non accadeva e quindi la colonna pugliese del PCI era rimasta sulle posizioni del 1924,anno dell'emanazione delle leggi eccezionali,cioè su posizioni Bordighiste.Quando i compagni foggiani ripresero i contatti con quelli delle altre regioni non ebbero alcuna intenzione di mutare le proprie idee e formarono il primo pilone Trotskista in Italia.
Anche a Napoli nacque un'altra organizzazione Trotskista formata  da dei militari dell'esercito alleato,prevalentemente Australiani e Neo Zelandesi provenienti dalla 4a internazionale che a quel tempo era in continente americano.Sempre a Napoli intorno a un certo Nicola Di Bartolomeo si creò un altro nucleo trotskista,infatti Di Bartolomeo era divenuto Trotskista durante la "guerra di Spagna" in cui aveva combattuto nelle brigate combattenti del POUM (partido Obrero de Unificaciòn Marxista),un partito trotskista nonostante non fosse d'accordo con Trotsky e viceversa.
Di Bartolomeo venuto a sapere sia dell'altra organizzazione presente a Napoli che di quella Pugliese,decise di partire per Foggia con una jeep insieme a un ufficiale dell'esercito alleato,per mettersi in contatto con il pilone trotskista foggiano facente capo a Romeo Mangano,in seguito a  quest'incontro nacque un'alleanza tra queste tre realtà che darà vita alla prima organizzazione Trotskista in Italia del dopo guerra.
Questo per dimostrare che ci sono sempre state correnti dissidenti di cui però non si parla, a causa di una ricerca storica mal effettuata che ha portato tali posizioni a essere ignorate o addirittura falsificate da parte della storiografia ufficiale,fatta da intellettuali vicini al PCI,tutto questo fino agli anni 50-60  era ignorato dalla maggior parte dei compagni che decidevano di intraprendere la strada politica,credendo che le uniche organizzazioni di sinistra fossero il PCI e il PSI.

IL DOPOGUERRA

Dopo la resistenza uscirono i cinque partiti che avevano fatto parte del CLN: Il Partito Comunista Italiano, il Partito Socialista Italiano,Il Partito d'Azione,Il Partito Liberale e la Democrazia Cristiana.
Il Partito d'Azione durò poco ma segnò un'esperienza significativa,prima di tutto per la partecipazione alla resistenza, per esempio a Firenze la resistenza fu effettuata dal PCI e dal Partito d'Azione,così come in Piemonte fu molto egemone,testimonianze si possono trovare nei libri di Beppe Fenoglio,salvo poi alle elezioni politiche del 1946,prendere poche migliaia di voti e sparire  per sempre dalla scena politica italiana,dal Pd'A però uscirono personaggi importanti come Ugo La Malfa che confluì nel Partito Repubblicano e a Firenze Calamandrei che finirà nel PSI.
I Governi del Dopo guerra furono prevalentemente governi di centro,con la DC che sino dalle prime elezioni era divenuto il primo partito,con una serie di partitini che gli orbitavano intorno,come se la DC fosse il sole e gli altri partitini i pianeti che gli girano intorno.
Nel 1960 Fernando Tambroni,ricevette dal presidente della Repubblica l'incarico di formare un governo,le scelte di Tambroni ricaddero sul Partito Liberale e sul PSI,la  risposta dei socialisti fu incerta e allora Tambroni  spostò le sue scelte sui Monarchici e sui missini del Movimento Sociale Italiano.I missini accettarono, in cambio di poter svolgere il loro congresso a Genova,città medaglia d'oro alla resistenza,questa scelta provocatoria fece scatenare violentissimi scontri di piazza nella stessa Genova ma anche in altre città,terminate anche con morti come a Reggio Emilia quando polizia e carabinieri spararono sugli operai delle Officine metalmeccaniche Reggiane,uccidendone cinque e ferendone molti altri.Cosi si andò avanti fino al 1962,quando dopo anni di scontri si vennero a formare i primi governi di centro sinistra,i quali fecero alcune riforme in particolare quella sulla scuola,che aboliva l'avviamento al lavoro frequentato prevalentemente da figli di operai e contadini e si formò cosi un'unica scuola media unificata.Seguirono altre riforme ad  esempio la nazionalizzazione dell'energia elettrica la quale  sarebbe dovuta essere la prima di molte altre,ma gli anni 60 - 70 non furono solo anni di lotte ma anche anni di tentativi di colpi di stato.Il primo si ebbe nel 1964,quando a seguito della nazionalizzazione dell'energia elettrica ,si creò un sommovimento contro le nazionalizzazioni e contro il governo di centro sinistra all'interno dell'arma dei Carabinieri,guidato da alcuni generali in particolare da Giovanni De Lorenzo.
Questo De Lorenzo aveva acquisito un potere enorme,grazie al suo passato nei servizi segreti del SIFAR (servizio informazioni forze armate) dove aveva fatto schedare migliaia di parlamentari.Il piano,detto "piano solo" in quanto sarebbe stato gestito "solo" dai Carabinieri,prevedeva la deportazione di 3000 politici comunisti e socialisti in una zona selvaggia della Sardegna,il tutto saltò a causa di un'inchiesta extraparlamentare portata avanti da alcuni opinionisti d'assalto,tra cui il giovane ora vecchio e rimbambito  Eugenio Scalfari,il quale in seguito si sentirà dire che in realtà non era stato un vero tentativo colpo di stato,ma un tentativo di spostare le politiche di sinistra su posizioni differenze,infatti nonostante il golpe non fu attuato ebbe degli effetti molto rilevanti sulle politiche di sinistra,difatti Nenni disse che si dovettero accordare perchè sentiva "rumore di sciabole".


LA SITUAZIONE INTERNAZIONALE 


Siamo a metà degli anni 60 e la situazione internazionale cambia, prima di tutto scoppiò un conflitto tra L'Unione Sovietica e la Cina, inizialmente territoriale, per poi divenire un conflitto politico che porterà alla rottura dei rapporti tra Cina e Urss. Questa rottura dette vita all'interno di tutti i partiti comunisti del mondo a delle minoranze di sinistra che uscirono su posizioni maoiste.

C'era stata la rivoluzione Cubana nel 1959,che aveva visto Cuba liberarsi da una dittatura fascista ma a tratti anche folkloristica guidata da Fulgencio Batista. Quest'ultimo fu una figura particolare che reprimeva duramente le opposizioni e sorretto dagli americani che lo definivano "il loro stronzo", tra l'altro la prima parte della dittatura di Batista,fino al 1954,fu appoggiata anche dal Partito Comunista Cubano, che all'epoca si chiamava Partito Socialista Popolare, per poi essere represso con la forza. 

In Sud America in quegli anni si accesero fuochi di guerriglia in Perù,Brasile,Bolivia e cominciarono anche il Uruguay e Argentina,oltretutto prese campo la figura del "Che" che morì nel 1967 in Bolivia,nel tentativo di esportare,perchè di ciò si tratta,la rivoluzione.

Altra vicenda importante fu la "Guerra del Vietnam,in cui la guerra in realtà era gia presente da decenni. Infatti il Vietnam durante la seconda guerra Mondiale fu invaso dall'Impero giapponese,che dette vita all'impero del Vietnam. L'unica forza politica interna che seppe contrastare i nipponici fu quella del Leader comunista Ho Chi Minh,che alla fine della guerra dichiarò l'indipendenza del paese e annullò il trattato di protettorato fatto nel 1883 con la Francia.

La Francia decise di intervenire militarmente per ristabilire il controllo sul paese scatenando la "guerra d'Indocina",che vide nel 1954 la sconfitta della Francia nella battaglia di Dien Bien Phu e fu la prima potenza coloniale a essere sconfitta da un esercito asiatico.

Dopo la conferenza di Ginevra,1954,il Vietnam fu diviso temporaneamente in due blocchi d'influenza: al Nord i comunisti di Ho Chi Minh e al Sud i cattolici anticomunisti di Ngo Dinh Diem.In base alla conferenza di Ginevra, il Vietnam doveva rimanere uno e indivisibile con governo scelto tramite elezioni nel 1956. Le elezioni del 56 non ci furono, a causa del terrore statunitense di una probabile vittoria da parte di Ho Chi Minh, che avrebbe esteso l'influenza comunista in indocina . Gli Stati Uniti dunque, spinsero il Leader sud vietnamita Diem a rifiutare le elezioni nazionali e dichiarare il Vietnam del Sud stato sovrano.

A seguito di questa vicenda nelle campagne del Vietnam del sud si scatenarono movimenti di ribellione di cui i comunisti presero presto l'egemonia,nel 1957 inizierà una vera e propria sollevazione armata, portata avanti inizialmente dai "Vietminh" poi da altri gruppi minoritari che insieme confluiranno nel  Fronte di liberazione nazionale: i famosi"Viet Cong" di matrice comunista.In aiuto del governo sud vietnamita gli statunitensi iniziarono un massiccio intervento militare. 

La guerra del Vietnam,in cui  la più grande potenza mondiale si opponeva a uno dei paesi più poveri del mondo,oltre a far nascere un movimento di solidarietà al Vietnam in tutto il mondo, negli Usa si venne a creare un movimento contro la guerra e contro la leva obbligatoria. Questo movimento si consolidò con il movimento dei neri americani i "Black Power" che dettero origine ad un altro movimento che  si poteva  definire di sinistra  le "Black Panthers", i quali  dopo un iniziale  sostegno al "Nazionalismo Nero"  evolsero le proprie idee su basi marxiste-leniniste,stringendo alleanza anche con numerosi individui "bianchi",studenti e attivisti contro la guerra.Queste alleanze portarono a sviluppare un'ideologia anti-imperialista all'interno dei "Black Panthers"che accomunava sia i manifestanti contro la guerra che gli stessi neri.Dunque le Black Panthers oltre ad essere stato un movimento contro la guerra e anti razzista,furono anche contro l'Estabilshment,quindi anche un movimento classista.
Questo movimento che nacque nel 1964,incubò una serie di movimenti che si vennero a formare in tutta Europa,conosciuti come "il sessantotto".

VERSO IL  SESSANTOTTO

Il sessantotto nacque almeno nel 1965,non solo negli Stati Uniti,ma anche in Europa si stavano liberando un sacco di energie giovanili sia nelle scuole che nelle università,in quegli  anni infatti nacquero una serie di posizioni intellettuali che andarono a collegarsi con le tesi di cui abbiamo parlato fino ad ora,mentre il PCI rimase costantemente un blocco monolitico,il cui minimo dissenso serviva per allontanare definitivamente i dissidenti.Questi dissensi,sempre più strettamente politici,continuarono fino a metà anni sessanta,quando trovarono gambe su cui marciare da posizioni politiche che erano sempre state minoritarie,dunque nacque il Luxemburghismo,si affermò il Trotskismo,oltre che le vecchie idee di Bordiga.
Questi movimenti inizialmente minoritari,cominciarono a prendere forza quando anche all'interno delle università e delle scuole nacquero movimenti su posizioni similari.Particolarmente in Italia ci furono anche altri motivi che dettero vita ai movimenti del sessantotto,una delle ragioni fondamentali fu il modificarsi del corpo studentesco,come avevamo accennato,i primi governi di centro sinistra avevano varato una riforma della scuola,in seguito ne vararono una anche sull'università dal momento che a quei tempi ,potevano accedere alle facoltà solo gli studenti provenienti da licei scientifici o classici,mentre quelli provenienti dagli istituti tecnici dovevano affrontare un esame integrativo e comunque non avrebbero potuto accedere a tutte le facoltà.
La riforma aprì le università anche agli studenti provenienti dagli istituti tecnici,la DC tentò una controriforma detta "23e14" presentata da Luigi Gui,che revocava la possibilità di frequentare le università agli studenti degli istituti tecnici e professionali,senza riuscirci.
Inoltre in Italia avvenne un altro fenomeno molto complesso.
L'industrializzazione in Italia cominciò all'inizio della metà degli anni cinquanta,nonostante ciò i contadini intesi come braccianti,mezzadri ecc...erano la maggioranza della popolazione e fu così fino alla metà degli anni sessanta quando avvenne il sorpasso del settore industriale.Nel frattempo si venne a formare un'altra forma d'industria denominata "settore terziario" ossia l'industria dei servizi e via dicendo.Successe quindi che le campagne e le montagne si cominciarono a spopolare di quelle persone che fino ad allora erano campate grazie ai frutti della terra,pastorizia,pesca ecc..,andarono a scomparire forme di mezzadria in Toscana e in Emilia-Romagna,di bracciantato al sud e forme di affitto e mezzadria al nord.
Dal momento che le grandi città come Genova,Torino e Milano iniziarono a richiedere "braccia" per le fabbriche,ci fu un enorme flusso migratorio dalle campagne verso le città e dal sud verso il nord,questo fu un fenomeno epocale perchè in tutte le altre nazioni europee questo sconvolgimento demografico era durato molto più a lungo rispetto che in Italia.
Questo avvenimento ebbe un effetto politico non indifferente,in quanto le persone che lasciavano le campagne democristiane per spostarsi nelle fabbriche situate nelle città,subirono un influenzamento politico che portò alla formazione all'interno delle fabbriche di gruppi più forti rispetto a prima,l'aumento degli  iscritti al PCI e quelli alla CGIL che era sempre stata minoritaria rispetto al sindacato cattolico. Questo magma che si svolge in un tempo breve dal 1964 al 1967,aprirà la strada ai movimenti del 68.
L'altra ragione per cui si creò un allontanamento dalle posizioni cattoliche fu l'alfabetizzazione forzata,perchè a quell'epoca (anni 50-60) circa il 60% della popolazione soffriva di  gravi problemi di alfabetizzazione,che andarono quasi totalmente a scomparire agli inizi degli anni 70,grazie sia all'introduzione della scuola dell'obbligo sia dell'alfabetizzazione forzata che si richiedeva all'interno della maggior parte delle fabbriche per poter manovrare i macchinari,ciò  spingeva un ex contadino semianalfabeta ad imparare a leggere e a scrivere.Infatti anche sulla tv di stato nacquero dei corsi come il programma "non è mai troppo tardi".
Questo inurbamento delle città,avvenne anche perchè la differenza di reddito tra i lavoratori delle fabbriche e quelli delle campagne era enorme,avvolte anche dieci volte di più, oltre a vivere in condizioni molto più disagiate spesso anche senza elettricità,quindi si può affermare che ci fu una vera e propria ridistribuzione del reddito.
Con l'attuazione del piano Marshall terminato nel 1951,l'Europa e quindi anche l'italia,ricevettero grandi finanziamenti per la ricostruzione post-bellica,facendo sviluppare la situazione sopra citata. Questa " ridistribuzione del reddito" fu una scelta specifica del capitale mirata a far circolare denaro, per far si che le persone comprassero beni materiali e gli acquisti venivano veicolati nei modi più svariati, il principale fu la televisione che in Italia fece il boom proprio in quel periodo.


LA SINISTRA RIVOLUZIONARIA 


Si dice che la data di nascita della sinistra rivoluzionaria fu il 1962,perchè proprio in quell'anno si riuscì a convocare il primo sciopero all'interno di una FIAT in piena espansione:
A Torino dopo una manifestazione i compagni invece di andarsene a casa, si riunirono in Piazza Statuto ed assaltarono per tutta la notte,la sede del SIDA (sindacato italiano dell' industria automobilistica) che era stato inventato di proposito da Valletta l'allora general manager della FIAT.

Un'altra ipotesi storica dice invece che la sinistra rivoluzionaria, nacque da una manifestazione in solidarietà al Vietnam  svoltasi a Firenze ne l1967 che sfuggì completamente al controllo sindacale.
Dopo più di due ore di scontri tra servizio d'ordine del sindacato e militanti e studenti rivoluzionari, si venne a formare un corteo autonomo di 2-3 mila persone che assaltarono il consolato americano,in quanto gli USA erano i responsabili della guerra del Vietnam e di un tentativo di controllo mondiale.

All'inizio del 68 lo scenario rivoluzionario scoppiato precedentemente si concretizza quando all'interno delle università si vennero a insediare le prime occupazioni e avanguardie studentesche che saranno le basi sociali sui cui poi nascerà la sinistra rivoluzionaria, cose tra l'altro completamente nuove, perché fino a quel momento nelle università avevano comandato i fascisti, non che avessero un gran potere ma erano riusciti a insediarsi bene nelle varie organizzazioni politiche presenti nelle università.

Con il passare del tempo però i fascisti persero terreno e prese campo la sinistra, grazie anche alle riforme di cui abbiamo parlato in precedenza che avevano aperto le università anche ai figli dei proletari e quindi non più luoghi esclusivi per i figli dei ricchi.
Uno dei principali fatti accaduti nel 68" si consumò a Roma,con la famosa "battaglia di Valle Giulia",scoppiata dopo che  la polizia aveva sgomberato l'occupazione nella facoltà di architettura.Il 1° Marzo del 1968,circa 4000 studenti si ritrovarono in Piazza di Spagna,una parte diretti verso la cittadella universitaria mentre un'altra parte diretta verso Valle Giulia con l'intento di riappropriarsi della facoltà sgomberata.Giunti a Valle Giulia gli studenti si trovarano davanti un nutrito cordone di poliziotti che presidiava la facoltà,seguirono violenti scontri che dilagarono in tutta l'area universitaria,con gli studenti che stracciando ogni pronostico,riuscirono a fronteggiare le cariche delle forze dell'ordine.
Agli scontri parteciparono anche dei gruppi fascisti tra cui Avanguardia Nazionale Giovanile guidati da Stefano Delle Chiaie,  supportati dal FUAN e da alcuni esponenti del MSI.Al termine degli scontri Avanguardia Nazionale e il FUAN riuscirono ad occupare la facoltà di Giurisprudenza,mentre gli studenti di sinistra occuparono Lettere.
Da quel momento in poi si venne a creare una rottura tra gli studenti di destra e il MSI il cui segretario Arturo Michelini rimproverò i propri militanti dicendo "  "A chi avesse per caso delle perplessità a questo proposito, diciamo francamente che non ha capito che cosa significa militare nel MSI"
La crisi interna alla destra,raggiunse i vertici il 16 Marzo del 1968,quando i Volontari Nazionali inviati da Michelini e guidati da Giorgio  Almirante e Massimo Anderson si recarono alla facoltà di Giurisprudenza occupata,per cercare di coinvolgere gli studenti di destra ma il tentativo fallì creando un'eccessiva rottura .I Volontari  Nazionali fecero un ulteriore tentativo cercando  di irrompere nella facoltà di lettere occupata dagli studenti comunisti,causando durissimi scontri.Alla vista degli scontri gli studenti di Avanguardia Nazionale e del FUAN uscirono dalla facoltà di Legge e si schierarono sui gradini del rettorato.
I missini furono respinti quasi subito e furono costretti a rifugiarsi dentro Giurisprudenza,furono travolti anche gli studenti del FUAN anche se non avevano presenziato agli scontri, costringendo anche quest'ultimi a rifugiarsi nella facoltà di legge.
Questa vicenda portò a un allontanamento dal movimento studentesco da parte della componente neofascista.
        
Non fu  Roma però il luogo chiave della nascita del movimento,i luoghi principali dove nacque il sessantotto furono Torino, Pisa e Trento e fu una cosa particolare perché non erano città con grandi poli universitari, anche se a Torino c'era già un intellighenzia di sinistra dovuta alla presenza passata del partito d'azione, oltre a essere una città con grandi fabbriche e conseguentemente molta presenza operaia. A Trento  invece a metà degli anni sessanta,aprirono la prima facoltà di sociologia dove giunsero studenti da tutta Italia, tra cui Renato Curcio che poi entrerà nelle BR. Questi studenti, circa 20.000,terrorizavano Trento città bigotta e democristiana, arrivando ad organizzare una contro quaresima portando il cardinale a chiedere la chiusura della facoltà.

Pisa fu scenario di grandi lotte operaie come ad esempio quella all'interno dello stabilimento Saint-Gobain che in seguito si espansero verso Piombino e Massa dove abbondava la presenza operaiai.A queste lotte si unirono anche gli studenti delle università creando una collaborazione studenti-operai che dette vita a" Lotta Continua".

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