Riportiamo dal sito del Partito Comunista di Rizzo il seguente pezzo:
Queste nostre posizioni sostenute con fermezza e determinazione, ci permettono, altresì, di essere contrari e decisamente contrapposti a qualsiasi posizione antisemita che metta la religione o la razza come spartiacque del conflitto in corso, memori, tra l’altro, oltreché dei nostri principi e valori di solidarietà internazionalista fra i popoli, di quanto affermò il compagno Stalin nel 1953 sulla Krasnaja Svezda : “ … La lotta contro il sionismo non ha nulla in comune con l’antisemitismo. Il sionismo è nemico dei lavoratori di tutto il mondo, tanto di chi è ebreo quanto di chi non lo è. “
Peccato che il "compagno Stalin" ha delle responsabilità immense per quello che sta accadendo oggi in Palestina.
L'Unione Sovietica è stata tra i primi stati a riconoscere ufficialmente la nascita dell'entità sionista votando a favore della risoluzione nr 181 dell'ONU il 29 novembre 1947. Risoluzione che ha poi causato la Nakba nel 1948 ed ha dato il via a quella che è la tragedia del popolo palestinese. Stalin non si accontentò soltanto di votare a favore della risoluzione ONU ma, nonostante l'embargo sulle armi voluto da USA e Gran Bretagna, si prodigò ad armare il nascente stato sionista. Israele aprì subito una ambasciata a Mosca e ambasciatrice fu designata Golda Meir, figura di spicco del sionismo e futura premier di Israele. Golda Meir si incontrò spesso con i dirigenti sovietici, in particolare con Gromiko, esponendo il programma espansionista del sionismo. Ovviamente questo atteggiamento dell'URSS provocò un gravissimo danno al nascente movimento comunista in medio oriente. In tutti i paesi dell'area i partiti comunisti furono attaccati come agenti del sionismo.
La verità è sempre rivoluzionaria mentre la menzogna è reazionaria come la storia dello stalinismo ci insegna.
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