6.2.15

IL PD, NONOSTANTE L'EVIDENZA, TACE. IL PCL CONTINUA LA SUA BATTAGLIA CONTRO IL RAZZISMO E CONTRO LE RONDE

Nonostante tutto il comune ormai sia al corrente dei gravissimi fatti avvenuti a Bagno a Ripoli dopo che il comune ha stipulato un accordo con l'associazione nazionale Carabinieri (ronde di volontari che hanno fermato diversi lavoratori immigrati e li hanno condotti in caserma senza aver nessuna autorizzazione a farlo) il sindaco Francesco Casini ancora non si è degnato di rispondere pubblicamente alle accuse da noi lanciate.L'unica risposta finora pervenuta è stato un comunicato delirante del PD di Grassina che non risponde alle accuse ma cerca di nascondersi accusando il PCL e chi ha sollevato il problema di essere degli estremisti.Sinceramente non siamo interessati ad aprire un dialogo o un botta e risposta con un partito che sostiene il governo di Matteo Renzi, che vota in parlamento il JOB ACT, che si schiera al fianco della Banca Centrale Europea contro il popolo greco, ne siamo interessati ad interloquire con il sindaco vista la sua arroganza ed il suo disprezzo per chi non la pensa come lui.

Il PCL continuerà nella sua battaglia di denuncia di quanto è accaduto e chiamerà i cittadini antifascisti ed antirazzisti alla mobilitazione per chiedere il conto al sindaco ed alla giunta.


PCL Bagno a Ripoli

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