11.9.15

L'OTTIMA RISPOSTA DELLA QUATTRO GIORNI DELLA FESTA DI UNITA' DI CLASSE

Passata l’estate, settembre è mese di ripresa e di rilancio e in quest’ottica, nelle date del 3, 4, 5 e 6 il PCL ha riproposto la sua quattro giorni della Festa di Unità di Classe, oramai reso sicuro più che mai, dall’esperienza dello scorso anno e i numeri di questa edizione hanno dato certezze, indicando una forte tendenza alla crescita, divenendo, quindi, indicativi di uno straordinario successo: è sufficiente dire che alla cena hanno partecipato circa cinquecento persone, mentre i dibattiti e i due concerti hanno contato, ciascuno, oltre duecentocinquanta presenze.
Queste sono cifre importanti e assolutamente da non dare per scontate, considerato il momento di estrema confusione che vive oggi la collettività, in aggiunta a tutto quanto ha sin qui contribuito alla mortificazione morale e non, della società.
Si è iniziato dibattendo un argomento purtroppo sempre di attualità e presente a intervalli, praticamente regolari, tra le notizie di cronaca: la violenza sulla donna e la mai cessata e continuata ansia della marginalizzazione del suo ruolo; “Violenza di genere come debolezza del patriarcato” è stato il titolo individuato sul quale, per le rispettive competenze, hanno relazionato nell’ordine le compagne Assia Lazzerini, (CSR) Serena Ganzaroli, Chiara Pannullo (PCL Firenze) e Chiara Mazzanti (PCL Pisa).
A seguire, nella stessa giornata, il dibattito ha riguardato una delle vergogne più grandi partorite dal governo Renzi: tutto quell’apparato concepito per distruggere l’istruzione pubblica e che passa senza vergogna sotto il nome de “La buona scuola”.
Sull’argomento, individuato con il titolo “Contro la buona scuola studenti e professori uniti nella lotta” sono intervenuti i compagni: Luca Scacchi (commissione sindacale PCL), Giacomo Turci (studente universitario PCL Bologna), Flavio Coppola (Cobas scuola) e Simone Raciti (studenti in movimento).
Venerdì è toccato a Saverio Ferrari (Osservatorio nazionale destre) e all’Assemblea antifascista del quartiere 2 avviare e sostenere il dibattito su “L’importanza dell’antifascismo militante durante la crisi economica” e a seguire vi è stata la presentazione di un progetto per l’antifascismo militante nel mondo della scuola con la presentazione del libro: “Storie illustrate di partigiani” da parte della compagna Milena Prestia.
Sabato, invece, a tenere banco è stato il tema: “Casa, sanità, trasporto pubblico, unire le lotte territoriali in una prospettiva anticapitalista”, il tutto a cura di Cristian Briozzo (Pcl Genova), Antonio Niccolò (Fronte per l'Unità di Classe di Parma), Chiara Pannullo (Fronte per l'Unità di Classe di Parma Firenze), Lorenzo Bargellini (Movimento Lotta Per La Casa) e Alessandro Nannini (Cobas),  la serata è poi terminata con un concerto dei “Norge” Cover Band dei Led Zeppelin.
I lavori si sono conclusi domenica con riflessioni e spunti sul tema “Per un autunno caldo e anticapitalista contro BCE, UE e FMI”, dove Marco Ferrando (portavoce nazionale PCL), NABIL (SÌ COBAS) e Giorgio Cremaschi hanno ben stimolato e coinvolto la platea, alle 22, il concerto con Alessio Lega, Davide Giromini, Marco Rovelli e i “S’avanzano i cantastorie della rivolta”, ha chiuso i quattro giorni della Festa di Unità di Classe, riconducendoci per i sentieri della memoria e nella testimonianza di quella rabbia che si fa rivendicazione e che non si arrende e non può, né deve.
C’è orgoglio nel passare queste notizie, c’è orgoglio perché in tutto questo si legge la maturità del partito, il suo impegno a esserci, la sua capacità di mobilitazione e coinvolgimento, acclarata dalla partecipazione di tanti abitanti del quartiere, la sua volontà di continuare il proprio cammino e perseguire la propria crescita nel voler essere al fianco di tutti i proletari che in questa struttura trovano risposta alle lotte che li vedono protagonisti.
Prima di chiudere queste righe, non ci si può esimere dal dire un grazie fortissimo ai gruppi musicali che si sono esibiti, al circolo Lippi per l'ospitalità offerta e al suo presidente, Maurizio, per la sua impagabile e rara disponibilità, ai relatori che sono intervenuti ai dibattiti, ma soprattutto non ci si può esimere dal dire un grazie che non sarà mai abbastanza forte a tutte quelle compagne e quei compagni che con il proprio impegno hanno reso possibili queste giornate.

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